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Vallo,Borsa Verde: la seconda giornata è dedicata al mare

📅 domenica 26 ottobre 2008 · 📰 Spettacoli-EventiVallo della Lucania

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E’ dedicata al mare e alla ruralità dei territori collegati alla fascia costiera, la seconda giornata della Borsa Verde di Vallo della Lucania. E’ arrivata giù dura la posizione di Carmine Cennamo Assessore alle Attività Faunistiche e Ittico-Venatorie della provincia di Salerno, durante il convegno sulla Pesca nel quale si è dissociato dall’allarme lanciato lo scorso 11 ottobre che denunciava la pirateria dilagante nella pesca del tonno rosso totalmente fuori controllo in Italia.

“A Marrakech nel prossimo 20 di novembre probabilmente sarà approvata dall’Iccat (Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Rosso), una moratoria di tre anni sulla pesca del tonno; tra l’altro hanno dato già il via libera a questa sciagurata ipotesi sia la Spagna, che il Giappone (principale consumatore nel mercato mondiale). Il settore della pesca del tonno, già messo in crisi dalle politiche proibizioniste che hanno imposto negli anni scorsi le quote di pesca, rischia con questa decisione di morire. Le conseguenze anche per il settore in Provincia di Salerno saranno drammatiche atteso che marinerie importanti come Camerota e Cetara, traevano il proprio reddito proprio dalla pesca del tonno. Nel caso si verifichi questa ipotesi, mi renderò promotore di un incontro da tenersi nel prossimo mese in una località italiana simbolo della pesca del tonno, tra gli assessori provinciali alla pesca delle maggiori province italiane produttrici, per chiedere in maniera bibartisan al Governo lo stato di calamità naturale”. A rischio sarebbero circa 1500 posti di lavoro solo in provincia di Salerno dove i pescatori hanno rinnovato le flotte appena 4 anni fa, e oltre 60mila in tutta Italia. Dal dossier presentato all’Unione Europea, alla guardia di finanza, alle Capitanerie, al Noe e al Ministro per le Politiche agricole e forestali Luca Zaia, arriva dopo l’intervento dell’Unione Europea che nel corso dell’estate 2008 aveva stabilito la chiusura anticipata di due settimane della stagione di pesca. Chiusura che se di fatto ha impedito, secondo dati del Ministero, all’Italia di raggiungere le quote di pesca fissate dall’Iccat pari a 4162,71 tonnellate, avrebbe invece bloccato le tonniere fuori legge. L’eccedenza di tonno rosso, solo nel 2008, nonostante lo stop dell’Ue, sarebbe stata pari a 700 tonnellate e nel 2007 avevano superato il 40% delle quantità assegnate (ovvero 1653 tonnellate) e non 327 tonnellate come dichiarato. L’Icatt dal canto suo ha reso noto il suo bilancio: nel Mediterraneo nel 2007 sono state prelevate 61mila tonnellate di tonno rosso, il doppio della quota legale con uno stock riproduttivo in crisi.

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