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LE SAGRE: UNA TRADIZIONE CHE HA DIRITTO DI CONTINUARE

📅 domenica 2 giugno 2013 · 📰 AttualitàCilento

02062013 la cultura della sagra
Credits Foto OpEd

foto autoredi Marisa Russo | Blog

LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI AFFIANCHINO LE ASSOCIAZIONI ORGANIZZATRICI PER TUTTE LE PROCEDURE LEGALI

Da “sacrum” (sacro) il termine sagra ha origine latina di chiaro significato.

Le sagre nascono infatti come feste religiose ed hanno origini antichissime, venivano celebrate dinanzi ai Templi prima e poi, in epoca cristiana, dinanzi alle Chiese, in quello spazio che sarà quindi chiamato “sagrato”.

Le varie stagioni, i vari prodotti della terra venivano festeggiati con ringraziamenti alle divinità. Quindi, in un forte legame tra Sacralità e Natura, le sagre erano momenti di grande significativa aggregazione.

In epoca moderna, anche in festività non propriamente religiose, resta il senso di un rituale di aggregazione, di richiamo a prodotti locali, in una semplice, umile inconscia “sacra” unione di Natura ed Umano di atavica attrattiva.

Diffuse in tutta Italia, uniscono al momento gastronomico quello ludico. Luna park, tiri a segno, pesche, spettacoli musicali e canori rallegrano il pubblico, in una semplice allegria antica.

Si può mai chiedere di dare fine a queste iniziative dai tanti significati ed inoltre in questo Cilento che si propone come luogo di salvaguardia di antiche tradizioni e di unione di Uomo_Natura?

La richiesta di ristoratori di porre fine a queste iniziative, perchè temono diminuisca in quei momenti l’afflusso di clienti, che definiscono come competizioni sleali, è davvero così patetica come assurda.

Allora i benzinai dovrebbero chiedere l’abolizione di strade pedonali, perché diminuisce il consumo della benzina, o i negozi chiedere la chiusura dei mercati, i bar la proibizione ai negozianti della vendita di bibite, dolci e gelati e via di seguito.

Le competizioni esistono ed esisteranno sempre tra varie realtà, ma non possono essere una guerra stupida!!

I ristoranti sono altro ed offrono altra realtà per altre richieste, per altri momenti ...e forse devono “competere” con migliori offerte di specialità, d’intrattenimento, di suggestioni del locale e d’altro.

E’ necessario però che le sagre si svolgano con tutte le regole previste, per la sicurezza delle strutture, per la legalità dei guadagni, per l’igiene delle pietanze e del personale, per la presenza delle forze dell’ordine per eventuali risse, per idonei posteggi controllati non solo pagati e poi abbandonati nel buio pesto che non permette nemmeno il raggiungimento a piedi per il recupero dell’auto.

Non si possono deludere anche tutti i turisti, che, richiamati da tanta pubblicità, questa realizzata con attenzione, poi trovano palchi vuoti e silenziosi invece di spettacoli musicali annunciati, atmosfere tristi, volti impauriti ed avviliti!

Non si può più sorvolare su tutti i controlli, poiché aumentano spesso anche le presenze e quindi i rischi nei vari campi citati.

Le Associazioni sono spesso impreparate ad assolvere a tante incombenze e necessita quindi, come già in varie Regioni italiane avviene, che le Amministrazioni Comunali si diano un regolamento per le domande da presentare da parte di tali Associazioni, svolgano non solo il ruolo di controllo per il buon nome del territorio e delle locali iniziative, ma, per lo sviluppo dello stesso, le affianchino con il Patrocinio, come un padre attento, nell’iter burocratico.

Vedere, dopo tanto impegno ed investimento finanziario e di mano d’opera, naufragare sagre per mancanza di adempimenti necessari è di grande tristezza e di grave danno per chi organizza, è inaccettabile!

L’unica accettabile imprevedibilità è quella delle condizioni atmosferiche….tutto il resto è prevedibile e da ottemperare!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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