Agropoli: Alfieri Chiede commissariamento dell’Assessorato regionale alla Sanità
«Chiediamo il commissariamento dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania». E’ la dura presa di posizione del Sindaco di Agropoli e presidente del Comitato dei Sindaci del distretto 108, Franco Alfieri, all’indomani della presentazione del contropiano ospedaliero da parte dei Consiglieri regionali di Salerno all’Assessore Angelo Montemarano.
«La scelta dei consiglieri regionali della provincia di Salerno è scandalosa - dichiara il Sindaco Franco Alfieri – Ancora una volta non si è tenuto conto di dati oggettivi, ma soltanto di puri equilibri politici e degli appetiti elettorali secondo la provenienza dei consiglieri regionali. L’ospedale di Agropoli rappresenta una realtà imprescindibile per il diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini. L’ospedale di Agropoli, infatti, così come è stato messo in evidenza nei giorni scorsi, garantisce il servizio sanitario di pronto soccorso ad un bacino di utenza di oltre 70 mila persone nel periodo invernale, con punte di 400 mila in estate. Non si è tenuto conto, ad esempio, che i dati di accesso al pronto soccorso dal primo gennaio a fine settembre sono circa 15 mila. Cifre che non possono essere mortificate da biechi calcoli politici».
Il Piano Ospedaliero Regionale ed il Contropiano dei consiglieri salernitani, infatti, non rispondono in alcun modo alle disposizioni del Ministero della Salute e dell’Assessorato alla Sanità regionale che impongono che il tasso di occupazione media degli ospedali pubblici non vada al di sotto del 75% dei posti letto assegnati a ciascuna struttura. L’ospedale di Agropoli è di gran lunga il presidio che presenta in percentuale il maggior tasso regionale di occupazione per ricoveri acuti, con cifre oltre il 120%, dato più significativo in Regione Campania.
«A questo punto – continua il Sindaco Franco Alfieri - vista l’impermeabilità a scelte oggettive dei nostri rappresentanti politici regionali, preferiamo che sia direttamente il Ministero a confrontare i dati e a decidere, salvaguardando così un diritto irrinunciabile dei cittadini dell’intero comprensorio. Se quindi l’assessore Montemarano e i consiglieri regionali non sono in grado di ascoltare le reali esigenze delle comunità, ben venga il commissario di governo».







