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BONIFICATA DOPO TRE ANNI UNA MAXI DISCARICA NEL PARCO NAZIONALE

📅 martedì 11 giugno 2013 · 📰 AmbienteCilento

11062013 discarica prima bonifica
Credits Foto

La grande discarica abusiva in località Palombara nel comune di Celle di Bulgheria finalmente è stata bonificata e la località chiusa al passaggio. Cresceva ogni giorno, malgrado le ripetute segnalazioni ed esposti di associazioni ambientaliste, quali Wwf, Lipu e Fare Verde alle autorità competenti.

L’abbandono di rifiuti lungo una stradina che si apriva nella macchia mediterranea in pieno Parco nazionale aveva generato ormai una discarica stratificata, per lo sversamento continuo di materiali di ogni tipo anche altamente tossici quali elettrodomestici, batterie esauste,guaine catramate, amianto ecc. , costituendo un vero e proprio pericolo per l’ambiente, in quanto a poche decine di metri dal fiume Mingardo, Sito di importanza comunitaria.



Prima della bonifica




Dopo la bonifica


Giaceva da più di tre anni allorquando, dietro segnalazione di un cacciatore del posto, attivisti ecologisti la fotografarono e la denunciarono al comune, alla provincia, alla procura di Vallo e recentermente anche al ASL3 di Sapri per la presenza di amianto fortemente deteriorato.

Il sindaco Cobucci di Celle , la minoranza con Angelo Carelli si sono attivati dopo gli esposti. C’è stato purtroppo un rimpallo di responsabilità e competenze tra comune e provincia con diffide e ricorso al Tar che hanno rallentato l’operazione di bonifica. Ricorso che poteva essere a nostro avviso risparmiato considerato che le spese legali del ricorso hanno gravato sul bilancio provinciale in modo consistente (la provincia ha sempre invocato la mancanza di fondi.)

L’amministrazione di Celle ha considerato una priorità la tutela dell’ambiente, intervenendo a riportare al suo originario stato l’area che ricade in zona a protezione integrale. L’intervento è costato molti soldi (6500 euro) in quanto si è reso necessario selezionare le varie tipologie di rifiuti presenti nella discarica e smaltirli separatamente.
La sinergia tra l’associazione ecologista e l’amministrazione comunale è risultata dunque vincente.
Si auspica che anche altri comuni vicini dove l’amianto e rifiuti pericolosi giacciono da tempo su argini dei fiumi o addirittura sul letto dei medesimi, in attesa di una piena che li trascini in mare con danni gravissimi all’ecosistema marino, si attivino con urgenza a bonificare le aree protette da norme nazionali ed europee.

11-06-2013



Associazione Fare Verde Cilento

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