Piantati 58 alberi per i bimbi nati nel 2006
Sono 58 gli alberelli piantumati nei giorni scorsi per i nati nel 2006 in tutto il territorio comunale di Castellabate. Sabato 17 marzo alle ore 16,30 nei saloni di Villa Matarazzo a Santa Maria si svolgerà la festa di accoglienza per i bebè e le loro famiglie. Nel corso della cerimonia “Un albero per ogni nato”, il sindaco Costabile Maurano consegnerà ai genitori la pergamena che attesta la messa a dimora di un albero a nome del figlioletto, la planimetria e la foto riferita alla località.
Sul palo di legno che sorregge ogni piantina, infatti, è stata agganciata una targhetta con il nome del bimbo, in modo che sia i genitori sia il bebè, una volta cresciuto, possano riconoscere l’albero ed averne cura. Nella stessa sede un rappresentante della Bcc dei Comuni cilentani annuncerà alle famiglie dei bimbi l’apertura di un libretto di risparmio a nome del piccolo con l’accredito di una cifra simbolica a suo nome.
Dal 2001 il Comune di Castellabate ha provveduto a piantumare circa 370 alberelli autoctoni, tra piante lacustri, pini d’Aleppo, tamerici e lecci, tutti caratteristici della vegetazione mediterranea: 59 sono riferiti ai nati del 2001, 68 per il 2002, 60 per il 2003, 61 per il 2004, 62 per il 2005, 58 per i nati del 2006.
La previsione di tale iniziativa è contenuta nella Legge n. 113/92 e nella Legge regionale n. 14/92, anche se tuttora solo un terzo dei Comuni campani hanno piantato gli alberelli per i nuovi nati, pur avendo in passato percepito i relativi fondi (14 euro a piantina).
Proprio per questo, il sindaco Maurano ha scritto al ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e all’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Cozzolino, proponendo di destinare i fondi non utilizzati dalle Amministrazioni inadempienti a favore delle municipalità che hanno messo a dimora gli alberelli.
Un simile provvedimento farebbe scattare un meccanismo di premialità che potrebbe, da un lato, potenziare l’azione di promozione ambientale già messa in campo dai Comuni virtuosi, sostenendo anche i costi per la successiva cura degli alberelli, e, dall’altro, incentivare gli enti che finora non hanno adempiuto alle previsioni legislative.







