Ospedale di Agropoli, convocato un Consiglio comunale congiunto
I Comuni del Distretto sanitario 108 uniti a salvaguardia dell’ospedale civile di Agropoli. E’ stato, infatti, convocato un Consiglio comunale congiunto per martedì 4 novembre alle ore 18.00, presso l’Aula consiliare del Comune di Agropoli, per discutere del piano ospedaliero regionale.
In relazione, infatti, alle proposte di ristrutturazione, riqualificazione e razionalizzazione della rete ospedaliera finalizzata all’approvazione del Piano ospedaliero regionale, che vedono ridotto e penalizzato il presidio ospedaliero di Agropoli, la conferenza dei capigruppo ha stabilito di promuovere una forte iniziativa politica tesa a scongiurare questa ipotesi, con una riunione congiunta dei Consigli comunali del distretto sanitario 108 (Agropoli, Ogliastro, Cicerale, Prignano, Torchiara, Lustra, Rutino, Laureana, Perdifumo, San Mauro Cilento, Serramezzana, Castellabate, Montecorice) allargata anche a Capaccio e Giungano.
«E’ importante che tutti i comuni del comprensorio facciano sentire forte la propria voce su questa delicata vicenda – afferma il Sindaco di Agropoli, Franco Alfieri – Con la convocazione del consiglio comunale congiunto previsto per martedì 4 novembre, voluto e sostenuto dalla conferenza dei capigruppo, vogliamo lanciare un messaggio chiaro e trasversale in merito al futuro dell’ospedale civile».
«Difenderemo e attiveremo tutte le iniziative possibili a difesa dell’ospedale che rappresenta una risorsa imprescindibile per il territorio. La nostra battaglia – ribadisce il primo cittadino agropolese – si basa su dati oggettivi: l’ospedale offre i suoi servizi sanitari ad un bacino di utenza larghissimo, 70 mila persone di inverno e circa 400 mila d’estate, gli accessi al pronto soccorso da inizio anno a fine settembre ammontano a quasi 15 mila, così come il tasso di occupazione per ricoveri acuti è il più significativo in Regione Campania. Chiediamo, quindi, che vengano presi in considerazione dati oggettivi prima di compiere scelte non rispondenti alle reali esigenze del territorio e che possono solo danneggiare il diritto alla salute dei cittadini. Affronteremo, perciò, tutto ciò nel Consiglio comunale congiunto».







