Capaccio-Paestum, il Pdl contesta la nuova strada che costeggia le mura
Un pubblico manifesto per esporre le ragioni del "no" ad un'opera che viene considerata soltanto "uno scandaloso sperpero di denaro pubblico". Questa è l'ultima iniziativa dei partiti del centro-destra di Capaccio. L'opera contestata è la nuova strada che costeggia le mura di Paestum (lato sud/est) da pochi giorni aperta al transito.
Di seguito il testo del manifesto intitolato "Ci possiamo presenare così?..."
"La nuova strada che costeggia le mura di Paestum sul lato sud / est è stata aperta al transito da qualche giorno ed è subito stata inaugurata … con diversi incidenti!
Quella strada dovrebbe rappresentare il biglietto da visita dell'area archeologica accogliendo i turisti fino a condurli ai parcheggi in costruzione, per poi rappresentare "la passeggiata" pedonale e ciclabile intorno alle mura, così come stabilito in precedenza dall'amministrazione di centro-destra.
In questi mesi abbiamo assistito attoniti a muri in cemento che venivano eretti, per poi essere abbattuti, a guardrail rivestiti in legno che dopo essere stati installati, a pochi giorni dall'apertura della strada, venivano brutalmente rimossi a colpi di flex, ad un manto stradale che avrebbe dovuto presentarsi "duro come il cemento" e che invece sembra sempre più uno sterrato di campagna … costato però più di d un pavimento con parquet!
Fino ad oggi siamo stati in attesa dell'intervento risolutivo … volevamo vedere fino a dove si poteva arrivare!
Ma la nostra coscienza di cittadini e contribuenti ci impedisce di tacere oltre e ci porta a porre a chi di dovere le seguenti domande:
* la strada, che risulta aperta, è stata collaudata e con che esito?
* perché tutte queste "varianti" anche in corso d'opera?
* queste "varianti" in corso d'opera sono frutto di errori di esecuzione o di "sviste" di chi sovrintende al progetto o di precise richieste di altre autorità?
* chi si accollerà tutti i maggiori oneri derivanti da un muro in cemento eretto e poi abbattuto, da un guardrail "speciale" prima installato e poi rimosso, da tutti i trattamenti a cui viene sottoposto il manto stradale per renderlo praticabile?
* chi risponderà per le richieste di risarcimento da parte di sfortunati automobilisti che si infortuneranno su questo "stradone"?
* perché viene impedito il transito agli autobus e agli autocarri su questa strada che invece è stata livellata e allargata proprio per deviare il traffico da quella parte?
* come è possibile ritenere questo stradone rialzato a soli 4 metri dalle mura compatibile con l'area archeologica ed al contempo ritenere incompatibile, sino a ieri, un sottopasso (che scompare sottoterra) a 600 metri dalle mura?
* quanto è costata e quanto ancora costerà ai nostri concittadini quest'opera?
* e perché, a fronte di una strada che viene allargata, un'altra contigua (S. Venere) viene pericolosamente ristretta? "







