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Salerno e provincia: Prosciutti e formaggi truccati, 7 denunce

📅 mercoledì 5 novembre 2008 · 📰 SaluteSalerno

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Blitz del nucleo antifrode dei carabinieri. Sette titolari di ipermercati e cash and carry di Salerno cittá e della provincia sono stati denunciati per tentata frode in commercio: nei loro esercizi commerciali, infatti, vendevano prosciutti provenienti dal Belgio e dall’Austria, spacciandoli per prodotti Dop e formaggi - marcati "Granbiraghi" - presentati al pubblico come pezzi di grana padano. Oltre due quintali di beni alimentati sono stati posti sotto sequestro.

Sei uomini del capitano Ferrara, con l’ausilio dei colleghi delle compagnie di Salerno, Nocera Inferiore, Battipaglia e Sala Consilina, hanno passato al setaccio, per circa due settimane, diversi centri di piccola e grande distribuzione di prodotti alimentari presenti sul territorio, nell’ambito di un servizio di controllo finalizzato alla tutela della sicurezza agroalimentare e dei marchi di qualitá.

I carabinieri del nucleo antifrode hanno dunque scoperto che in alcuni cash and carry ed ipermercati di Salerno, Battipaglia, Pontecagnano, Angri e Teggiano, venivano venduti come grana padano, formaggi della marca "Granbiraghi", oppure come prosciutti di origine italiana, degli insaccati provenienti dall’Austria o dal Belgio. E’ bene specificare che i prodotti sequestrati dai militari non erano nocivi per la salute dei consumatori. La frode consisteva infatti nel presentarli al pubblico come salumi e formaggi di produzione locale e spesso contrassegnati dal marchio di origine protetta, in assenza però di ogni certificazione.

Infatti in alcune attivitá commerciali, è stato anche accertato un indebito utilizzo del marchio Dop su alcuni prodotti alimentari, in particolare insaccati, venduti al pubblico al prezzo dei prodotti di origine protetta. Nello specifico in un’azienda di Teggiano sono state sequestrate 500 etichette riportanti la dicitura "prosciutti italiani" che stavano per essere apposte a merce straniera. Sette in totale gli esercizi commerciali nei quali sono state riscontrate anomalie ed irregolaritá: uno a Salerno, in via Wenner, gli altri nei vari centri della provincia, dalla Piana del Sele (Pontecagnano e Battipaglia), al Vallo di Diano (Teggiano) e l’Agro (Angri).

I carabinieri hanno posto sotto sequestro, in via cautelativa, 2300 chili di merce sospetta, per un valore commerciale che supera i 50mila euro, mentre sette titolari delle strutture (residenti tra Salerno e Nocera) sono stati deferiti all’autoritá giudiziaria per tentata frode in commercio. La settimana scorsa il nucleo antifrode dei carabinieri, alla guida del maresciallo Nicoletti, aveva sequestrato a Palaggiano, in provincia di Taranto, oltre novemila ettolitri di mosto muto, in un’azienda vitivinicola pugliese: il mosto era infatti risultato in eccedenza rispetto alla documentazione contabile.

Fonte: espresso.repubblica.it

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