LA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO DIVIENE SPETTACOLO IN PIAZZA ED INVOCAZIONE: “DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO”
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogPresentazione_Spettacolo il primo luglio sul palco ad Agropoli in Piazza Vittorio Veneto, suggerita dal famoso cognome dell’autrice, Catena Fiorello, per il suo testo edito da Rizzoli, con un coinvolgimento popolare richiamato dal legame con i fratelli Fiorello, uno showman e l’altro attore. L’ organizzazione è stata della locale libreria Mondadori con il Patrocinio del Comune.
Ritardo notevole dell’arrivo dell’autrice, quale attesa star, tutti presupposti poco allettanti per chi cerca nella presentazione di un libro un’atmosfera culturale e l’importanza dell’autore non dei suoi familiari!
Finalmente, invece, poi, nel rivelarsi l’autrice di “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, titolo oggi attuale in un’invocazione di tanti, con il suo parlare semplice ma ricco di contenuti, si è mostrata quale donna intelligente e non priva di grinta. Introdotta da Rita Biancullo, coordinatrice di eventi per la libreria Mondadori di Agropoli, dopo il saluto dell’Assessore all’Identità Culturale Francesco Crispino e del Sindaco Franco Alfieri, Catena Fiorello ha parlato del suo testo che narra la semplice e difficile vita della famiglia Fiorello dove regnava più amore che soldi e non poche sono state le privazioni e gli ingiusti tentativi di umiliazioni subiti per appartenere ad una casta sociale umile. Ha tentato di abbattere tanti preconcetti, come quello che la cultura di una persona venga dimostrata dai suoi titoli di studio e non dalla sua preparazione. Significativo l’uso di gratificare chiunque regalando titoli a tutti nel rivolgersi di barman, posteggiatori ecc. ai clienti! Ha evidenziato come un bravo educatore non deve imporre con forza regole ai minori, minacciandoli , ma, come faceva il padre, mostrare con l’esempio, con l’esperienza affrontata e con i ragionamenti la pericolosità di situazioni da evitare.
Creando un momento di imbarazzo ha affermato che ha sempre odiato l’Associazione Fidapa e le Fidapine per la “presupponenza” di essere un’ èlite di classe superiore, con atteggiamenti discriminatori verso gli appartenenti a classi sociali considerate inferiori. Rivolgendosi poi alle Fidapine presenti ha detto che ora spesso non è più così e che quindi ha superato tale sentimento!!!
Presenti nel testo anche semplici ricette siciliane, convinta l’autrice che anche nella gastronomia di una popolazione e di una famiglia vi sono essenziali rivelazioni di un modo di vivere, di essere, di comunicare.
Rivolgendo la sua particolare simpatia ai giovanissimi di famiglie in difficoltà economiche ha voluto ricordare che con l’impegno tutti possono trovare una appagante realizzazione esistenziale. Forse oggi bisogna però imparare anche la rinuncia, il sacrificio, cose troppo diffusamente sconosciute, perciò la vita in momenti difficili è più intollerabile.
Il libro dovrebbe essere letto non perché è la storia della famiglia di personaggi famosi, ma perché narra quella di una semplice famiglia che ha saputo dare con poco…………anche se forse proprio quell’essere troppo poco è stata la carica di propulsione per partire a razzo nel mondo dei più fortunati!
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Rita Biancullo
Assessore Crispino
 
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