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Fare Verde Cilento: la duna protetta della Cala del Cefalo bonificata dalle mimose aliene

📅 venerdì 12 luglio 2013 · 📰 AmbienteCilento

12072013 mimose cala del cefalo
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Tre anni fa l’associazione ecologista Fare Verde segnalava all’Ente parco che nell’area dunale della Cala del Cefalo, dirimpetto al posteggio della discoteca “Il Ciclope”, erano cresciuti da alcuni anni diversi alberi di mimosa gigante, pianta ornamentale introdotta dall’Australia, che per la sua natura invasiva stava soffocando specie autoctone caratteristiche dell’ecosistema dunale, infestando habitat prioritari composti da specie autoctone, antiche anche di 100 e più anni.

I semi di mimosa potrebbero essere giunti dal terreno (area Sic) dove sorge la discoteca nel quale allignano appunto diverse specie come piante ornamentali tra cui alberi adulti di mimosa.


Il problema di cui stiamo trattando è stato segnalato (2 apr. 2010) al Parco con lettera al direttore e al presidente, i quali si impegnarono per iscritto il 30 aprile a risolvere il problema di perdita di biodiversità, tramite la dott. De Riso, che riportiamo integralmente:

“L’invasione di specie aliene è riconosciuta fra le principali cause di perdita di biodiversità a livello mondiale. Purtroppo, il problema tocca anche il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Le Norme di Attuazione del Piano del Parco prevedono che l’Ente Parco promuova specifici programmi per la progressiva eliminazione di specie alloctone.
Il problema dell’invasione di specie aliene riguarda anche la spiaggia di Cala del Cefalo, ricadente nel SIC “Scoglio del Mingardo e Spiaggia di Cala del Cefalo”, e oggetto di interventi di protezione degli habitat dunali tramite il progetto LIFE Natura “Cilento in Rete”, che si è concluso a dicembre 2010. Gli habitat dunali sono fra quelli più rari e a rischio di estinzione nel Parco a causa delle attività antropiche. Gli interventi realizzati con il progetto LIFE erano finalizzati a consentire una fruizione turistica sostenibile dell’area senza comprometterne gli elevati valori naturalistici.
Sulla duna di Cala del Cefalo sono presenti vari nuclei di mimosa, albero ornamentale originario dell’Australia e introdotto in Europa quasi due secoli fa, la cui espansione mette a rischio i fragili habitat dunali, soprattutto quelli retrodunali.
Per contrastare il problema, l’Ente Parco, a seguito di vari sopralluoghi effettuati dai suoi tecnici, ha avuto la disponibilità della Comunità Montana Bussento-Lambro e Mingardo, per collaborare alla soluzione del problema. Le operazioni di eliminazione delle mimose verranno effettuate in modo tale da non danneggiare la flora dunale presente”.




Tuttavia, trascorso un anno dalla segnalazione e relativo impegno dell’Ente parco, non è stato eseguito alcun intervento sull’area dunale della Cala finalizzato alla eliminazione delle piante aliene di mimosa. E’ a questo punto che L’associazione Fare Verde ha inoltrato un esposto alla Procura competente nel dicembre 2011.

E’ dopo l’intervento della Procura che il Parco ha effettuato un intervento di bonifica asportando la corteccia circoncidendo per 40cm alla base del tronco delle mimose, che nel frattempo si erano sviluppate.

Quest’anno dopo la fioritura di aprile (la fioritura d’addio?) le piante aliene si sono seccate del tutto senza danno per la flora dunale autoctona presente. L’operazione viene denominata “morte in piedi” poiché non viene tagliata o sradicata la pianta con danni alla vegetazione protetta.



Finalmente dopo alcuni anni nei quali l’associazione ecologista ha segnalato ripetutamente all’Ente Parco, concludendo con un esposto alla Procura di Vallo, la perdita di biodiversità nell’area dunale protetta, dovuta verosimilmente alla mancanza di sorveglianza e tutela delle autorità preposte, la bonifica dell’area si è conclusa positivamente.



Il “giardino” del Ciclope

Adesso tuttavia è necessario procedere alla soluzione a monte: bonificare nell’area demaniale della discoteca le piante ornamentali presenti quali eucalipto, palme, bucanville, pitosforo, oleandro.

Sarà compito della associazione far presente il nuovo problema alle autorità competenti.


Comunicato Stampa Segreteria Fare Verde Cilento

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