CORISA/4, operai incatenati da 11 giorni chiedono le dimissioni del Commissario
I lavoratori del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4, ormai da undici giorni incatenati al monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto a Vallo della Lucania, tornano a chiedere la testa del Commissario Liquidatore Domenico Del Gaudio. “Non è giusto – spiegano gli operai – che noi dobbiamo stare in strada, lontani dalle nostra famiglie, giorni e giorni per vederci destinato un misero acconto di 3mila euro sui 14 stipendi arretrati che non sono stati pagati, mentre il Commissario riceve 6.500 euro al mese senza compiere a fondo il suo dovere”.
L’attacco questa volta al massimo vertice del Consorzio è particolareggiato perché gli operai chiedono le dimissioni del Commissario in quanto “…nonostante i vari creditori andavano a pignorare i beni essenziali per la sopravvivenza del Consorzio, mai si è adoperato per fermare un tale scippo che si è andato a riversare direttamente sull’operato di noi lavoratori che non abbiamo più potuto svolgere il nostro impiego con regolarità”.
Intanto al presidio è arrivata anche l’indiscrezione che entro pochi giorni si dovrebbe venire a conoscenza dell’esatto importo della cifra che i Comuni morosi andranno a versare per rientrare dalla massa debitoria, anche se già numerosi paesi stanno provvedendo a creare liquidità visto che attualmente si parla di oltre 700mila depositati in banca: “Quello che ci lascia perplessi – aggiungono gli operai – è che nessuno primo cittadino, tranne quello di Vallo della Lucania con cui c’è stato pure un piccolo screzio, è venuto per dimostrare la propria solidarietà alla vertenza. Speriamo che i rappresentati istituzionali più vicini alle problematiche territoriali si facciano presto vivi così da poter interloquire da vicino”.
Nel frattempo arriva la solidarietà alla protesta da parte del massimo esponente della Diocesi di Vallo della Lucania il vescovo Ciro Miniero che nel corso della cerimonia di intronizzazione della statua del Santo Patrono ha dedicato un pensiero ai lavoratori in piazza: “La festa di San Pantaleone il prossimo 27 luglio deve essere un momento di concordia e di gioia, anche se la mente non può essere distolta da coloro che da diversi giorni sono piazza a protestare per ottenere quanto loro dovuto. Sono vicino ai lavoratori del Corisa/4 e spero che la vertenza venga presto a soluzione”. [SUDSALERNO]







