“L’AMERICA DIMENTICATA” E SOLO RISCOPERTA DA CRISTOFORO COLOMBO
IL LIBRO SCIENTIFICO SCOOP PRESENTATO ANCHE A CASTELLABATE
Venerdì 9 Agosto ore 21 a “Libri Meridionali” e non solo_ Palazzo De Vivo Belvedere
Edito da Mondadori e già alla terza ristampa ad un mese dalla sua uscita, mentre è in preparazione la sua traduzione in inglese, “L’America dimenticata” di Lucio Russo, Saggista, Storico della Scienza, professore Ordinario dell’Università Tor Vergata di Roma.
Non aveva ancora scritto “L’America dimenticata”, per il quale, usufruendo della straordinaria ed introvabile contemporanea conoscenza umanistica e scientifica, grecista e fisico, ha potuto percorrere un vasto iter culturale nel tempo passato attraverso testi scientifici anche in lingua greca, sino a raggiungere la consapevolezza che, già duemila anni prima di Colombo, i Cartaginesi conoscevano L’America, e forse anche prima era conosciuta dai Fenici!
La distruzione di Cartagine nel 146 A.C., di Scipione Emiliano, la soppressione da parte dei Romani di molti importanti testi ed il non interesse di questi alle conoscenze scientifiche ed a viaggi estesi, fece con il tempo dimenticare questa terra. Alcuni errori di Tolomeo nell’opera “Geographia”, per un’errata valutazione delle dimensioni della Terra, una deformazione sistematica delle differenze di longitudini tra le località, e quindi un equivoco sulle Isole Fortunate considerate le Canarie e non le Piccole Antille, ha trascinato nel tempo la dimenticanza dell’America, poi riscoperta solo nel 1492 da Cristoforo Colombo.
Vari elementi già potevano far supporre conoscenza di questo continente, come l’uso in immagini artistiche archeologiche dell’ananas, frutto di quella terra, o la diffusione dei polli, uccelli addomesticati, che allo stato selvatico vivono e sono vissuti solo in Asia meridionale, e da lì provenienti…….. e tanto altro!
Alla Cittadella del libro, ideata e gestita dal professore Gennaro Malzone, con l’accoglienza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Castellabate, Luisa Maiuri, ne parlerà l’autore presentato dal professore Giuseppe Cilento e dal professore Fernando La Greca, con intervento del giornalista sociologo Giuseppe Lembo.
Il testo ha ottenuto molte autorevoli critiche su intere pagine di giornali nazionali ed interviste a Radio Scienza.
Non è solo un riscrivere la storia, con una dimostrazione di geografia scientifica, ma comporta varie conseguenti valutazioni sulla teoria dello sviluppo culturale dei popoli, che non prosegue in ascesa per naturale processo, ma può avere dei momenti di crollo, di involuzione e viene molto influenzato dagli scambi tra popoli, evidenzia cioè la teoria dei “diffusionisti” dello sviluppo sociale e culturale dei popoli, contro quella degli “isolazionisti”.
Il legame affettivo con Castellabate, dove molti sono i ricordi dei periodi trascorsi con la famiglia originaria, rende di particolare carattere questa importante presenza di eccezionale spessore culturale, intersecandosi con il filo dell’emozione.







