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IL CILENTO E' IN PERICOLO: APPELLO IN PARTICOLARE AL MONDO DELLA CULTURA

A BOSCO il 3 SETTEMBRE ore 19 PER SOTTOSCRIVERE LA "CARTA DELLA CIVILTA' DEL CILENTO"

📅 sabato 24 agosto 2013 · 📰 CulturaCilento

24082013 bosco Cilento 1828
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Bosco, frazione di San Giovanni a Piro (SA), ed Josè Ortega due simboli per ribadire l’impegno sociale, l’unione Uomo_Natura e l’identità del Cilento per una migliore qualità di vita.

José García Ortega artista spagnolo, più volte esule, morto a Parigi (1921_1990) fu impegnato in politica e quindi nel sociale ed ebbe dal Congresso Internazionale dei Critici d'Arte del Verucchio, diretto da Giulio Carlo Argan, la medaglia d'oro per la sua azione di lotta per la libertà. Nel 1980 si stabilì nel piccolo centro di Bosco. Comprò qui una casa, attualmente Museo visitabile, dove si dedicava a creare opere artistiche, diverse ancora ora possono essere ammirate.

All'entrata del paese si possono osservare le sue famose maioliche che raffigurano i moti rivoluzionari risorgimentali del 1828 avvenuti a Bosco.

In questo momento così avvilente per l’intera nazione, così pericoloso per il Cilento che rischia di omologarsi in un falso distruttivo “sviluppo”, è proprio da questa terra che deve partire un impegno diversificato, forte di ciò che ancora ha conservato.

“E’ il momento della riscossa” dichiara Domenico Nicoletti Premio Ortega 2013. “Dobbiamo ripartire-afferma_ artisti, poeti scrittori e semplici cittadini dobbiamo rilanciare la nostra amata terra....ed i suoi sacrosanti diritti....e – V e n t i d e l S u d”

Da Bosco, in occasione del Premio Ortega, parte questo appello forte di richiamo all’identità del Cilento.

....« Qui sono venuto a costruire un pezzetto di libertà. Lavorare in queste terre, significa osservare e imparare costantemente, per portare poi con noi qualcosa di veramente puro e genuino che valga la pena di aver assimilato. Ci sono dei momenti nella vita dei popoli, in cui gli artisti sentono che un'arte a contenuto rivoluzionario è una necessità. Quindi non più l'arte per l'arte. Noi poeti, musicisti, pittori, noi creatori d' arte...contro coloro che predicano il disimpegno e l'evasione... sentiamo che il popolo ha bisogno di forme artistiche che chiamino all'unione per restituire libertà e democrazia al paese…. » scrisse Josè ORTEGA

La bozza della Carta della Civiltà del Cilento afferma:

“Nella qualità di suoi figli, fieri e orgogliosi, ribadiamo solennemente e ci impegniamo a far rispettare i seguenti Principi e Valori che riteniamo possano costituire il Cuore della Civiltà del Cilento nel III millennio:

L’ospitalità e l’accoglienza, un valore forte ed ancora oggi radicato nella società cilentana, un valore da ribadire e preservare di fronte all’avanzata della inciviltà delle società dei “respingimenti” che praticano la chiusura e la persecuzione del diverso, della dignità umana e della disperazione;

L’amicizia e la convivialità Valori da rafforzare di fronte alla logica invasiva della mercificazione globale che toglie alla vita gli spazi fondamentali della comunità, della felicità, della gratuità ed affettività;

Il rispetto e la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale E’ nel Cilento che affondano le radici culturali dell’intero mediterraneo, e in questo meraviglioso scenario, terra della luce, che illustri eleatici hanno promanato la cultura dell’ESSERE e della civiltà moderna d’occidente. Noi vogliamo conservare questo PATRIMONIO di bellezza e futuro produttivo, che oggi assume un valore inestimabile di fronte alla mercificazione della CULTURA e della comunicazione. E’ in questo lembo di terra della nostra bella nazione, che le forze della natura hanno concentrato il più grande serbatoio di BIODIVERSITA’ del mediterraneo luogo di ben-essere e longevità che noi intendiamo difendere dalle colate di cemento e dalle “grandi opere” che hanno prodotto e continuano a produrre disastri ambientali e disgregazione umana. Ci impegniamo altresì al conseguimento dei seguenti obiettivi: la soluzione pacifica dei conflitti e la ricerca di una via per la moltiplicazione di universi valoriali, che definiscono la cultura della società e degli stili di vita carichi di energia, orientati alla qualità, alla fecondità, alla bellezza – nei quali la nostra comunità ripone sensibilità, cura e fiducia. Per troppo tempo questa terra è stata attraversata da lotte intestine per il controllo del territorio, violenze ed abusi che hanno portato tutti nella “miseria”. E’ l’ora di svoltare, di rompere con un processo autodistruttivo, di imboccare la strada dello sviluppo locale, partecipato, democratico, nel rispetto delle leggi esistenti, superando le pastoie burocratiche e le logiche clientelari e di sussistenza.

La difesa della fierezza e dell’orgoglio di appartenenza di fronte a reiterate azioni disinformative che continuano a dare una immagine arretrata di questa terra, bisogna battersi con tutti i mezzi legittimi per offrire al mondo il suo vero volto educativo e d’ispirazione per arte e cultura della bellezza, valorizzandone tutti gli aspetti culturali e naturali.

La dignità della persone ed i diritti di cittadinanza di fronte alla logica della disgregazione sociale e di chi tende a marginalizzare il mezzogiorno,va costantemente ribadita con forza, la centralità di queste terre nel MEDITERRANEO culla della civiltà moderna che riassegna a questi territori e ai suoi talenti il futuro del paese e della dignità dei diritti e doveri di cittadinanza delle persone.

L’unita’ tra mare-monti: E’ impensabile un futuro per questa terra che prescinda una visione unitaria del suo territorio. Ciò che la natura ci ha regalato, e che costituisce una caratteristica unica ed irripetibile, è lo stretto rapporto tra le montagne ed il mare, tra i boschi e le spiagge, tra vette imbiancate di neve, il verde argenteo degli ulivi ed il blu del mare, tra le colline brulle e selvagge e le rigogliose foreste. Preservare e valorizzare queste immenso PATRIMONIO di BIODIVERSITÀ è nostro compito storico ineludibile. Per questo è fondamentale creare all’interno delle nostre comunità un clima di fiducia e di intensa collaborazione tra attori della società civile, enti locali, imprese e cittadini.”

Questa Carta, dichiarando BOSCO città dell’Arte e della Cultura dell’intero Parco del Cilento, aperta alla sottoscrizione di tutti, sarà rinnovata, riproposta e rilanciata ogni anno in occasione del Premio Josè ORTEGA, assurto per le sue scelte a simbolo del rinnovato orgoglio e della fierezza cilentana.

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