Cilento, caschi rossi salvano tre cagnolini gettati in un pozzo
Ancora un episodio di cattiveria e violenza nei confronti di cani si è registrato infatti nei giorni scorsi questa volta nel territorio al confine tra San Pietro al Tanagro e Sant'Arsenio, dove due cagnolini sono stati gettati in un pozzo sito in un'area agricola e profondo circa 3 metri, e poi abbandonati. Una morte orribile quella alla quale erano stati destinati i due piccoli cagnolini, impossibilitati a bere e magiare, ed i cui latrati disperati erano difficili da individuare a causa di un albero che con i suoi rami copriva quasi totalmente la parte superiore del pozzo. A firmare lo spietato gesto una scatola di guanti di plastica probabilmente utilizzati per gettare i cani nel pozzo e lasciata ai margini dello stesso. Quando ormai le forze dei due piccoli quattro zampe erano ridotte a lumicino, gli ultimi disperati latrati ormai affievoliti sono stati alla fortunatamente uditi dopo un paio di giorni da un cittadino di Sant'Arsenio di passaggio, che a sua volta ha dato l'allarme contattando una associazione animalista. A quel punto fondamentale si è rivelato l'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Sala Consilina, che non senza difficoltà sono riusciti a raggiungere il fondo del pozzo e a riportare in superficie i due cagnolini, che sono stati affidati al canile Oasi Felix di Polla, con il quale il comune di San Pietro al Tanagro ha da poco stipulato una convenzione. Sul posto sono interventi anche gli agenti della Polizia Municipale di San Pietro al Tanagro ed il servizio veterinario dell'Asl di Salerno -unotv-
(foto di repertorio)







