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230000 euro, questa la cifra che il comune di Agropoli deve risarcire ad una donna

📅 mercoledì 18 settembre 2013 · 📰 CronacaAgropoli

18092013 comune di agropoli

AGROPOLI. Il comune di Agropoli condannato dal Tribunale di Vallo della Lucania a risarcire una cittadina per oltre 300mila euro. Lo leggiamo su AgropoliNews. La signora aveva citato l’ente 26 anni fa «per il risarcimento dei dannicagionati dalla vicinanza del depuratore comunale realizzato a ridosso del proprio immobile e dalla presenza di alberi di alto fusto posti in prossimità dell’abitazione stessa».

Il comune di Agropoli aveva fatto opposizione alla donna eccependo che «l’impianto era stato realizzato in una zona a vincolo speciale e che la barriera di alberi era stata realizzata allo scopo di ovviare a possibili immissioni al vicinato».

Il Tribunale di Vallo della Lucania con la sentenza numero 200 del 2012 ha condannato il comune cilentano al pagamento di 316.789,74 euro in favore della ricorrente il cui ricorso era partito nel lontano 27 marzo 1987. In particolare il Tribunale vallese, ha previsto per la donna un risarcimento così calcolato: 60mila euro come percentuale del 10% del valore complessivo dell’immobile alla data del 1987 a titolo di risarcimento dei danni subiti; 75.879,09 euro per rivalutazione monetaria (da marzo 1987 a giugno 2013); 166.450,18 euro perinteressi legali sul capitale rivalutato di 135.879,09 euro (dal 27 marzo 1987 al 7 marzo 2012); 8.844,20 euro per diritti onorari e spese legali, iva e cassa; 5.616,27 per 2 C.T.U. Il sindaco Franco Alfieri è riuscito ad ottenere un accordo di transazione per 230mila euro verso il quale anche Attilio Pecora, legale dell’ente, ha espresso il proprio parere favorevole.


Il Comune verserà quindi la somma suddetta in tre tranches. Tale transazione comporterà un risparmio per l’ente pari a 86.789,74 euro «consentendo allo stesso di “spalmare” la spesa di 230mila euro su tre esercizi finanziari, anziché su uno».

Inoltre la stessa è stata operata anche «al fine di evitare che il creditore dia esecuzione alla predetta sentenza, con conseguente aggravio di spesa per l’ente».

Fonte: agropolinews.com

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