AGROPOLI: Clinica Malzoni a rischio chiusura; lo stato di crisi e sospensione di tutte le attivitá in accreditamento
Agropoli. La casa di cura Malzoni a rischio chiusura. La direzione della clinica privata, attraverso una nota inviata ai vertici regionali e dell’Asl 3, ha dichiarato lo stato di crisi e la sospensione di tutte le attivitá in accreditamento. Nella nota si invita l’Asl 3 «a provvedere alla data del 12 dicembre alla presa in carico dei pazienti ancora ricoverati presso la clinica e a disporne il trasferimento presso altre strutture». • La clinica ha una disponibilitá di circa un centinaio di posti letto nell’ambito di una quindicina di unitá operative. Una situazione che pone a rischio il posto di lavoro di 140 dipendenti della struttura sanitaria. La sospensione delle attivitá sanitarie in accreditamento si è resa necessaria per la grave situazione finanziaria in cui versa la clinica. «In estrema sintesi - si legge nella nota - la causa di questa situazione è stata determinata dai recenti provvedimenti di budget che hanno disposto stanziamenti incongrui rispetto al reale e storico volume di prestazioni erogate; ai criteri di accreditamento incongrui e gravosi; alla disciplina tariffaria non aggiornata, agli enormi ritardi o alla totale assenza di pagamenti da parte delle Asl; al taglio dei posti letto privati accreditati previsto dal piano di riordino della rete ospedaliera recentemente approvato dal consiglio regionale della Campania». • I tagli nella sanitá effettuati dalla Regione, dunque, incidono anche sulle strutture private. «Come sostenevamo da tempo - afferma il segretario generale provinciale della Federazione sindacati indipendenti di Salerno, Rolando Scotillo - lo stato di crisi investe anche la sanitá privata soprattutto relativamente all’adozione da parte della Regione dei tetti di spesa massimi raggiungibili nel corso dell’anno dalle cliniche private». In effetti, si crea una discrasia tra il tetto di spesa riconosciuto dalla Regione e il fatturato delle cliniche private. La clinica Malzoni ha un fatturato annuo di circa 17 milioni di euro mentre la Regione le riconosce solo 14 milioni di euro. Questa situazione crea una mancanza di copertura per le prestazioni effettuate che, in questo caso, ammonta a ben 3 milioni di euro. Da qui la sofferenza finanziaria della struttura per l’esaurimento del budget assegnato giá dal 31 ottobre del 2008. «La nostra associazione - specifica la nota - ha più volte manifestato in tutte le sedi l’insostenibilitá dei tagli operati che conducono alla chiusura di tutte le case di cura private della Regione. Così, la struttura Malzoni è costretta a comunicare l’interruzione dell’assistenza sanitaria accreditata». Angela Sabetta
 
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