Il Piano Ospedaliero approvato tra le “guerre” del PD
Le grandi polemiche scoppiate all´interno del PD all´indomani dell´approvazione del Piano Ospedaliero, fanno emergere, in maniera definitiva, le guerre interne al PD in vista delle prossime scadenze elettorali. Da una parte il Vice Presidente della Giunta Regionale, Antonio Valiante, dall´altra i Consiglieri del Pd. Lo scontro più forte è avvenuto sulla decisione dell´Asl unica per la provincia di Salerno, quando la proposta del Vice Governatore non è stata recepita dalla maggioranza dei consiglieri regionali. Sull´argomento è intervenuto il Consigliere Regionale dell´MPA – Alleati per il Sud Salvatore Gagliano, Presidente della Commissione Statuto, che ha dichiarato: “Ciò che è successo dopo l´approvazione, da parte della maggioranza, del Piano Ospedaliero è veramente vergognoso. Gli strascichi, derivanti dalla guerra tutta interna al PD, conferma ciò che ho sempre sostenuto. Il Piano è stato portato avanti solo ed elusivamente con un atteggiamento, ancora una volta, clientelare, tentando di accontentare, da una parte, gli amici di appartenenza politica e, dall´altra, distruggere il Vice Governatore, dimenticando che, prima di tutto, ci dovevano essere gli interessi della nostra comunità, che meritava un piano più equilibrato rispetto a quello approvato.
E, per concretezza, segnalo tutte le decisioni prese, che dimostrano quanto siano autentiche le nostre dichiarazioni. Nell´Asl SA 1 l´Ospedale di Scafati è stato abbandonato al suo destino, in quanto non esisteva alcuna interlocuzione con il PD locale, visto che, tra l´altro, sembra che il massimo esponente locale, l´ex sindaco Bottoni, approdi ad altri lidi, ben diversi rispetto al PD. L´Ospedale di Nocera è stato potenziato a danno di quello di Pagani e, sinceramente, mi meraviglio non poco della soddisfazione espressa dall´amico Gambino, rispetto a tale situazione, visto che, oltre l´ospedale di Pagani, l´intero agro nocerino – sarnese ha subito una notevole penalizzazione per le soluzioni prese.
Perdono l´emergenza Mercato San Severino, Agropoli e Roccadaspide. Ci si è dimenticati totalmente di queste realtà, trascurando che Mercato San Severino, perdendo il pronto soccorso attivo, si priva di un servizio indispensabile, visto che trovasi a pochissimi minuti dall´Università degli studi di Salerno. E mi meraviglio che il Rettore Pasquino non sia insorto presso i suoi “amici” di partito per un problema di tale importanza.
Le soluzioni adottate per Agropoli e Roccadaspide sono, insieme alla decisione dell´Asl unica, il risultato della guerra in atto, tutta interna, fra il Vice Governatore ed il resto del PD. E non è un caso che i Consiglieri del PD non hanno avuto il coraggio di presentarsi ai due incontri pubblici, svoltisi nei Consigli Comunali di Scafati e Capaccio, poiché era difficile spiegare alla gente il loro comportamento, a differenza del centrodestra, che, dopo essersi battuto strenuamente in Consiglio Regionale per difendere il territorio salernitano attraverso emendamenti propositivi e migliorativi delle nostre strutture ospedaliere, non ha avuto timore di presenziare agli incontri di Scafati, Capaccio e Mercato San Severino, per portare a conoscenza del territorio le scelte motivate dell´atteggiamento assunto responsabilmente nell´Aula del Consiglio Regionale”.
Conclude il suo intervento Gagliano, dichiarando: “A questo punto bene hanno fatto le Amministrazioni di Scafati e Mercato San Severino a rivolgersi al Tar per rivendicare i loro giusti diritti, al fine di far rivedere le decisioni assunte. Ma, dico ai colleghi consiglieri del PD che, a questo punto, a dimettersi non deve essere il solo Vice Governatore Antonio Valiante, ma, alla luce di un tale fallimento, deve dimettersi, innanzitutto, il Presidente Bassolino e, di conseguenza, il suo Assessore alla Sanità Montemarano, autentici artefici di questo grave tracollo, insieme a tutto il centro sinistra, non solo sotto l´aspetto economico ma, anche e soprattutto, sotto l´aspetto organizzativo, che vede la sanità allo sfascio ed i nostri cittadini ed i nostri amministratori locali giustamente preoccupati dalla piega fallimentare, che procura questo piano estremamente dannoso per le nostre comunità”.
 
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