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TORCHIARA: NESSUN RISPETTO PER I MORTI

📅 giovedì 7 novembre 2013 · 📰 CronacaTorchiara

07112013 cimitero torchiara
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

La protesta una svolta positiva del comportamento sociale

“.. cipressi e cedri_ di puri effluvi i zefiri impregnando_ perenne verde protendean su l’urne_ per memoria perenne ..….”. Così scrive Ugo Foscolo in Dei Sepolcri, ricordando il culto dei morti nei cimiteri, essenziale alla memoria dei vivi!

Di altro olezzo ed altra natura invece, proprio in corrispondenza dell’avvicinarsi dei giorni della celebrazione dei morti, nel Comune di Torchiara, è iniziata la diffusione di fumi provenienti dal cimitero. Preoccupati delle maleodoranti “nubi”, un gruppo di persone è andato ad osservare cosa accadeva ……….. avvilente la scoperta: la causa erano fuochi brucianti plastiche ed altri rifiuti proprio nel cimitero! Hanno scattato foto e porto varie denunce.

Hanno chiesto anche l’aiuto di “Striscia la notizia” per scoprire i colpevoli e porre fine a questo inquinamento che è anche oltraggio al luogo dedicato ai morti.

Vari giovani hanno dimostrato anche un atteggiamento innovativo, opponendosi all’abitudinario silenzio omertoso che ha per anni caratterizzato molti paesi, nell’abitudine a non saper essere cittadini, ovvero con il dovere di osservare il luogo, difenderlo e richiamare l’attenzione a comportamenti illegali o anche solo non idonei.

Basta, hanno dichiarato, con il timore di parlare. Il dovere di cittadino va espletato con il diritto, sancito anche dalla Costituzione, alla salute, che non può prescindere da un habitat non inquinato.

L’Amministrazione Comunale certamente provvederà ai dovuti controlli, intanto ci complimentiamo con questi cittadini fattivi, che non si lasciano travolgere in silenzio da comportamenti che è giusto definire “delittuosi”.

Sono certamente coscienti che un habitat come Torchiara, fuori dal caos cittadino, ha ancora custodito il bene primario di un’aria alquanto salubre che non può essere profanata.

Richiamati ingiustamente da chi crede di difendere non la realtà, ma solo il nome di un paese “pulito”, in una politica falsa e pericolosa, definiscono una svolta che, al contrario dell’evento vergognoso, dà speranza per il futuro.

Qualcuno ha definito il Cilento “la gallina dalle uova d’oro”, un territorio che, se sa difendere la sua identità naturale, avrà un tesoro anche economico e questo di tali persone è il giusto comportamento per difenderla.

Il Cardinale Sepe ha recentemente richiamato, in modo forte e deciso, alla difesa della Natura e quindi di ogni habitat, contro coloro che li inquinano, dichiarando che non possono nemmeno ricevere la sacra comunione, poiché sono responsabili di un peccato più grave di altri considerati finora i peggiori, per le conseguenze che comportano di malattie e morti!

Devono pentirsi, riparare ai mali determinati (cosa molto difficile!) e solo dopo, nella piena convinzione di non cadere mai più in questo reato, possono sperare di poter essere comunicati.

Seguiremo gli sviluppi di tali comportamenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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