"L'Ospedale di Agropoli è urgenza/emergenza"

Il maltempo e gli incidenti che si sono verificati nelle ultime ore in prossimità di Agropoli, hanno fornito l'assist al Comitato Pro Ospedale di alzare un nuovo coro di protesta contro la chiusura del nosocomio agropolese.

"Giovedì 11 dicembre - si legge nella nota - le cattive condizioni metereologiche con piogge intense che si sono abbattute sull'intero salernitano, hanno causato innumerevoli incidenti stradali soprattutto sulla S.S. 18. Gli incidenti più drammatici si sono verificati nei pressi degli svincoli di Agropoli con feriti gravissimi che sono stati prontamente soccorsi dal personale del 118 e trasportati presso il nosocomio di Agropoli dove si è provveduto alla loro stabilizzazione ed al loro ricovero presso il reparto di Terapia Intensiva. Ancora di più in questi momenti così drammatici ci si chiede: come si può chiudere il Pronto Soccorso Attivo di un Ospedale situato in una zona ad alta densità demografica ed attraversata da una Strada Statale trafficatissima? Come può la politica essere insensibile ed incurante su un problema così delicato qual è la salute dei cittadini? Ciò che risulta strana è l'indifferenza dei politici locali, dei consiglieri provinciali e regionali sia di maggioranza che di opposizione che nel corso di questi mesi hanno soltanto fatto propaganda elettorale e null'altro per “salvare” l'urgenza/emergenza del P.O. di Agropoli. È strana la grande indifferenza del popolo agropolese, che, forse, non ha ben compreso l'importanza di avere un Pronto Soccorso Attivo "dentro casa". Molti cittadini, tra l'altro, sono, giustamente, affettivamente legati alla Clinica Malzoni che però svolge solo prestazioni sanitarie in elezione con ricoveri ordinari programmati. Il nostro Ospedale, il nostro territorio, la nostra salute non sono stati difesi!!! Ora tocca a noi! Non lasciamo che l'Ospedale di Agropoli venga destinato a semplice presidio oncologico. Tutti, in maniera democratica e civile - conclude il comunicato - dobbiamo far sentire il nostro urlo di protesta per salvaguardare il più importante e sacrosanto dei diritti: il diritto alla SALUTE".