SALERNO, IL COMUNE VENDE CASE E NEGOZI
Il Comune mette in vendita il suo patrimonio immobiliare. Case, negozi e terreni saranno immessi sul mercato secondo un nuovo piano di dismissioni con cui l´Amministrazione conta di incassare 42.404.710 euro. Si sommano agli oltre 19 milioni previsti in virtù di un vecchio piano di alienazioni, per un totale di 61 milioni e 724mila euro che serviranno a dare alla casse municipali una boccata di ossigeno.E´ infatti su questo piano che si regge il bilancio previsionale per il 2009, che il consiglio comunale discuterá lunedì prossimo. • Grazie alla vendita dei cespiti, l´Amministrazione spera di poter far fronte ai tagli governativi e ai mancati trasferimenti, senza stangate sulle tasse ed evitando di ridurre drasticamente la spesa sociale. Inumeri, che l´assessore al bilancio Franco Picarone ha presentato all´esame della giunta, si reggono su un equilibrio complesso e delicato.L´esecutivo municipale ha giá dato il proprio via libera, approvando anche il nuovo piano di alienazioni che lunedì andrá al vaglio del consiglio. Si prevede di vendere il patrimonio secondo un programma triennale, che inizierá dal prossimo 1 gennaio per concludersi il 31 dicembre del 2011. • Il capitolo più imponente è quello dell´edilizia residenziale pubblica: 407 alloggi popolari saranno messi in vendita, in aggiunta ai 214 per cui la procedura di dismissone è giá avviata.Si calcola che frutteranno oltre 29 milioni di euro, quasi 6 milioni in più del loro valore patrimoniale. E con la loro vendita il Comune si sgraverá, inoltre, dei costi di manutenzione. Ma non c´è solo l´edilizia pubblica (sottoposta ad agevolazioni per favorire l´acquisto da parte degli assegnatari) nell´elenco dei beni di cui l´Amministrazione vuole disfarsi. Sul mercato saranno messe anche abitazioni del patrimonio disponibile (vedi tabella), per una previsione di incasso che si attesta sui 19 milioni di euro. Nella lista ci sono ventidue appartamenti di un palazzo via Madonna di Fatima, a Pastena; e ancora: dieci alloggi nel Centro storico, una cinquantina a via Capone nel rione Calcedonia, abitazioni periferiche come quelle di Fuorni ma anche cespiti prestigiosi, quale un immobile di novanta metri quadrati sul Corso. E poi locali terranei (in via Mercanti, a piazza Vittorio Veneto, nella zona orientale) e proprietá terriere che ilComune di Salerno vanta nella Valle dell´Irno, tra Calvanico e Fisciano. Da negozi e depositi si conta di ricavare più di 13 milioni, mentre i terreni non dovrebbero fruttare più di 500mila euro. Da queste previsioni di incasso il Comune dovrebbe avere garantita liquiditá quasi immediata, una sorta di anticipo sui futuri introiti derivanti dalle dismissioni. La legge stabilisce infatti che, a fronte delle delibere di alienazione di beni di proprietá, gli enti locali possono stipulare delle aperture di credito.Una boccata d´aria, per casse municipali prosciugate dai tagli.
Clemy De Maio, La Città







