SALERNO, COMMERCIO IN CRISI PER NATALE
Un´attesa natalizia tutt´altro che dolce, quella dei commercianti salernitani e sorrentini, ma anche per il resto della Campania. Si parla dal 10 al 20 per cento in meno. Si respira aria di profonda delusione, infatti, tra gli esercizi cittadini che, a pochi giorni dal Natale, si trovano a fare i conti con la crisi generalizzata che sta colpendo anche Salerno, la Costiera Amalfitana e Sorrento. Tradizionalmente vivono di commercio Sorrento e Salerno. A provarlo un´indagine svolta dal Codacons che ha registrato una netta contrazione delle vendite rispetto al 2007. • Molto numerosi infatti i cittadini che nei negozi gettano solo un´occhiata, in attesa dell´occasione di risparmio più conveniente. A Salerno, secondo la ricerca Codacons, le vendite sarebbero diminuite addirittura del 22%, una delle percentuali più alte di tutta Italia, rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dello scorso anno e i commercianti lo confermano:«Il trend è al di sotto rispetto al solito - ha assicurato sospirando Aniello Gatto, titolare del negozio "Uomo" - E´ triste a dirsi, ma credo proprio che il commercio sia ormai alla frutta». Prevede il peggio Antonio Leo di "Elledì": «Acquirenti? Qui non entra quasi nessuno. Temo che questo sia solo l´inizio della crisi: le persone più di 20 e 30 euro non spendono. Tra sei mesi chi lo sa se saremo ancora in attivitá». Spera nel periodo dei saldi, Lorena De Luca di "Falogy": «L´affluenza è assolutamente scarsa: le persone entrano nel negozio per sapere se giá pratichiamo i saldi, perché si è diffusa una voce secondo cui sono scattati dal 15 dicembre, ma, appresa la falsitá della notizia, vanno via con nulla in mano. - spiega la giovane - Non ci resta che aspettare». • Che nell´anno passato si registravano maggiori acquisti, lo dice anche Maria Coppola, responsabile alla vendita di "Irmasport": «La crisi c´è e si fa sentire come non mai». Preferisce invece non abbandonare la speranza, Danilo Senatore, titolare di "Vog": «Si tratta di un calo consistente, ma credo sia meglio prendere per oro colato tutto ciò che riusciamo ad ottenere, intanto che non passi questa pseudo-crisi. Intanto la data fissata per i saldi, venendo sempre più anticipata, rischia di portare ad un appiattimento dei saldi stessi». E il calo delle vendite, non risparmia neanche i negozi di giocattoli, come testimoniato dai titolari di "Bollicine" del centro storico. A dire la sua,infine, Adolfo Gravagnuolo, titolare dell´omonimo esercizio: "Al di lá del calo dovuto alla crisi economica vi è stato nel mese di dicembre un calo per motivi climatici".
 
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