Intervento neurochirurgico salvavita su una sessantenne salernitana
La donna affetta da aneurismi cerebrali multipli trattata con un solo intervento
Una salernitana di 60 anni, affetta da ben quattro aneurismi cerebrali, uno dei quali, il più grande che aveva determinato un’emorragia cerebrale è stata salvata dall’èquipe della struttura di Neurochirurgia diretta dal dott. Luciano Brigante dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
La donna presentava un quadro clinico critico che metteva a rischio la sua vita. I medici constatavano che tre dei quattro aneurismi originavano dall’arteria carotide interna di destra che variava tra i 5mm e 1 2 cm di diametro, mentre il quarto era localizzato tra i due emisferi cerebrali, sul lato sinistro. La chiave del successo di questo delicato ed eccezionale intervento è stata la scelta della procedura più sicura con i più grandi benefici, ma con il maggiore rischio.
Il più largo e il più fragile degli aneurismi, quello che aveva sanguinato, era localizzato sul tratto finale della principale arteria che fornisce sangue al cervello e nel caso di rottura intraoperatoria, per le sue dimensioni, avrebbe determinato, la morte della paziente.
La Struttura complessa di Neurochirurgia, diretta dal dott. Luciano Brigante e quella di Neuroradiologia, diretta dal dott. Renato Saponiero, con interventi di tale livello si confermano come il Centro di riferimento in Campania per il trattamento della patologia aneurismatica, patologia complessa se si considera che nelle statistiche europee circa il 30 per cento dei pazienti con rottura di aneurisma muoiono o subiscono dei gravi deficit neurologici, con un servizio di angiografia interventistica e sala operatoria attivo 24/24 ore.







