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VOGLIAMO VIAGGIARE, NON EMIGRARE: STORIE DI COOPERAZIONE FEMMINILE DEL DOPOSISMA DEL 1980

📅 venerdì 3 gennaio 2014 · 📰 LibriSalerno

03012014 libro ventura
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Nell'ambito del programma "Natale a Santomenna", si terrà, sabato 4 gennaio alle ore 18:30 presso l’aula consiliare del comune, la presentazione del libro di Stefano Ventura “Vogliamo viaggiare, non emigrare”. Durante l'iniziativa promossa dall’associazione “SeLeDonne”, si ripercorrà l'esperienza delle cooperazione femminile dopo il terremoto dell'1980 dell’Irpinia insieme all’autore del libro Stefano Ventura, ricercatore dell'Università di Siena, al Sindaco di Santomenna Massimiliano Voza, alla presidente dell’associazione SeLeDonne Laura Piserchia e al Presidente GAL “Sentieri del buon vivere” Rocco Falivena, professore a contratto di sociologia all'Università di Salerno. Il libro di Stefano Ventura è frutto di una borsa di ricerca sui temi della cooperazione sociale promossa dalla Fondazione di Comunità "Officina Solidale". La ricerca ha indagato sei cooperative femminili nate dopo il terremoto del 1980 nell’area terremotata, tra Irpinia e Basilicata, e attraverso la raccolta di interviste e testimonianze, ha raccontato le storie e le esperienze delle socie di quelle cooperative. Le cooperative protagoniste sono: la Verde Valle di Conza della Campania, la Ginestra di Rapone, la Metà del Cielo di Teora, la Spiga d’Oro di Santomenna, il Gomitolo di Castelgrande e il Lucignolo di S. Angelo dei Lombardi. Lo strumento della cooperazione, spesso introdotto nei paesi terremotati grazie ad alcuni promotori sociali e volontari, rappresentò un tentativo di organizzare le giovani e i giovani dei paesi terremotati per creare delle prospettive lavorative condividendo il rischio d’ impresa. Questo progetto fu fortemente danneggiato dal processo di industrializzazione sancito dalla legge 219. Nel libro si affronta, in maniera sintetica, anche il lungo cammino della cooperazione nazionale e internazionale, fino ad arrivare ai problemi attuali della cooperazione sociale; inoltre, si parla anche del lavoro delle donne e della sua rappresentazione.



Dalle parole delle dirette protagoniste, emerge quindi una narrazione diversa e poco nota della ricostruzione in Irpinia e Basilicata dopo il 1980, ben lontana da quella legata agli scandali e agli sprechi e più vicina all’esperienza di vita vissuta di persone comuni che tentarono, però, di organizzarsi per progettare il proprio futuro. Da una storia del passato, quindi, emergono suggestioni e possibili sfide valide anche oggi, per dimostrare che l’organizzazione collettiva e partecipata e lo spirito di protagonismo delle donne possono essere ancora vincenti. “Vogliamo viaggiare, non emigrare” era lo slogan stampato su uno striscione che le ragazze della cooperativa “La Metà del Cielo”, di Teora, portavano a varie manifestazioni e eventi subito dopo il terremoto del 1980.

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