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OLIO USATO, “SE NON LO RACCOGLI SIAMO FRITTI”

📅 martedì 14 gennaio 2014 · 📰 AmbienteCilento

14012014 olio esausto
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Gli oli esausti, e quindi anche il prodotto delle nostre fritture, sono considerati rifiuti pericolosi, in quanto i diversi tipi di olio hanno un forte impatto sull’ambiente - se non smaltiti correttamente e dispersi nell'ambiente - causando danni alle coltivazioni, alle falde acquifere, agli impianti fognari, oltre che un forte grado di inquinamento del mare.

Infatti un solo litro di olio esausto che raggiunge qualsiasi specchio d’acqua superficiale può andare a formare una sottile pellicola impermeabile di circa un km quadrato che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna acquatica.


Un altro dato è sicuramente più allarmante per gli “addetti ai lavori” e non solo: i corpi ricettori del sistema fognario sono i depuratori comunali, che per depurare un chilogrammo di olio necessitano di almeno 3KW/h. In termini economici si può stimare un costo di smaltimento per un chilogrammo d’olio versato irresponsabilmente nel sistema fognario di 0,45 euro. Molti milioni di KW/h vengono sprecati ogni anno per depurare gli oli esausti.

Ricapitolando, l'olio vegetale esausto costituisce una minaccia di inquinamento:
• per il sottosuolo, rendendo inutilizzabili pozzi di acqua potabile anche molto lontani;
• per la flora, impedendo alle radici delle piante l'assunzione delle sostanze nutritive;
• per qualsiasi specchio d'acqua impedendo l'ossigenazione e compromettendo l'esistenza della flora e della fauna;
• per i depuratori influenzandone il corretto funzionamento



Sebbene ormai si sappia per certo dei danni procurati all’ambiente, si continua a non preoccuparsi da parte dei comuni a provvedere alla raccolta degli oli esausti che vengono quindi inevitabilmente versati nei lavandini, nel water, con danni inestimabili.

Risulta quindi necessario, fare particolarmente attenzione allo smaltimento di questo materiale, affidandosi ad aziende specializzate nella raccolta e lo smaltimento di olio esausto. Tuttavia solo i Comuni possono organizzarne la raccolta ( molte amministrazioni già lo fanno). Infatti la raccolta dei cittadini è di competenza del Comune al quale gli stessi devono rivolgersi per conoscere l'ubicazione delle isole ecologiche attrezzate con il contenitore per il rifiuto.

Nel Cilento, che ospita il Parco nazionale più blasonato d’Italia, solo pochissimi comuni hanno iniziato questo passo importante verso il traguardo “Rifiuti zero”.

I comuni costieri cilentani non possono permettersi di sottovalutare il pericolo inquinamento del mare e del proprio territorio. Ma inspiegabilmente si assiste ad un ritardo considerevole anche in quei comuni che hanno inserito nel proprio programma elettorale la strategia “rifiuti zero”,


Comunicato Stampa Fare Verde Cilento

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