EPATITE C, CURARLA E' SEMPRE PIU' POSSIBILE - CAMPANIA TRA LE REGIONI PIU' COLPITE
Parte la campagna nazionale: “Epatite C – Le novità ci sono. Informati adesso”, promossa da EpaC Onlus, con l’obiettivo di sensibilizzare i pazienti con Epatite C a informarsi sulle attuali opportunità terapeutiche disponibili nella rete dei Centri autorizzati da AIFA.
L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di persone positive al virus dell’Epatite C: circa il 3% della popolazione italiana è entrata in contatto con l’HCV. Si stima che i portatori cronici siano almeno 1,6 milioni, di cui 330.000 con cirrosi epatica. Di questi, ogni anno, circa 20.000 muoiono per malattie croniche del fegato causate dall’Epatite C. Un numero imprecisato deve ancora scoprire l’infezione. Come dichiara il professor Giovanni Battista Gaeta, Direttore Divisione per la diagnosi, profilassi e terapia delle Epatiti virali acute e croniche, Azienda Ospedaliera Universitaria Seconda Università di Napoli, «la Campania detiene un triste record: ci sono almeno 200.000 persone affette dalla patologia ed è la Regione con il più alto tasso di mortalità da tumore del fegato dovuto al virus dell'Epatite C».
L’Epatite C è una malattia subdola perché nella maggior parte dei casi rimane asintomatica per anni o addirittura per decenni, ma silenziosamente il virus lavora, provocando gravi danni al fegato. Quasi la metà dei pazienti può sviluppare cirrosi nell’arco di 25-40 anni, altri possono sviluppare manifestazioni extraepatiche, come vasculiti e danni renali fino ad arrivare all’epatocarcinoma e al trapianto. È importante eradicare il virus prima che si sviluppino questi elementi di gravità clinica. «Ancora oggi, molte persone con infezione da virus dell’Epatite C sono all’oscuro della loro condizione. Molte altre, pur consapevoli di essere infette, non conoscono lo stato della loro malattia. Altre ancora sono rassegnate a convivere con la patologia, talora correndo gravi rischi», afferma Ivan Gardini, Presidente dell’Associazione EpaC Onlus. 
Il messaggio che EpaC Onlus intende promuovere attraverso la campagna è che alla luce delle terapie attualmente disponibili è importante essere sempre informati sull’Epatite C perché vale sempre la pena provare a guarire.
Le attuali possibilità di cura si sono consolidate nel 2013 con l’avvento di nuovi farmaci, gli inibitori di proteasi di prima generazione boceprevir e telaprevir, che insieme a interferone e ribavirina, costituiscono la cosiddetta triplice terapia e permettono di eradicare il virus in 2 pazienti su 3 con genotipo 1, il più diffuso e il più difficile da trattare, portandoli a guarigione.
Valutare l'opportunità di iniziare subito il trattamento è importante, perché ritardarne l'avvio per timore degli effetti collaterali diminuisce le percentuali di successo. Nei Centri specialistici individuati da AIFA i pazienti possono contare su una diagnosi appropriata e su un monitoraggio costante durante il trattamento, che consente di evitare complicanze future e gestire in modo ottimale gli eventuali effetti collaterali.
«In mani esperte gli effetti collaterali, se si manifestano, sono in parte prevedibili e in parte gestibili – osserva il professor Gaeta – quindi il paziente è spinto da noi a condurre una vita assolutamente normale: ciò che è importante è un rapporto stretto col medico che segue la terapia, magari attraverso un canale diretto per la comunicazione delle complicanze, come quello attivato nel nostro Centro».
La campagna promossa da EpaC Onlus si avvale di risorse interattive e social media per raggiungere il maggior numero di pazienti. Sul sito www.epaclenovitacisono.it sono disponibili lo spot della campagna, interviste con specialisti che approfondiscono aspetti importanti sull’Epatite C e testimonianze di pazienti che hanno affrontato il percorso di cura. Inoltre sul sito è disponibile una mappa interattiva che permette di individuare rapidamente il Centro specialistico più vicino nella propria area di residenza. Per trovare il Centro specialistico è anche possibile chiamare il Numero Verde 800 881166, attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle ore 18.
Nell’ambito della campagna sono previste anche attività d’informazione, realizzate in collaborazione con FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e Metis (Società scientifica dei Medici di Medicina Generale), che coinvolgono i Medici di Medicina Generale, dal momento che spesso i medici di famiglia sono il primo punto di contatto per un paziente e possono svolgere un ruolo importante di indirizzamento verso i Centri autorizzati.
Le attività d’informazione e i contenuti della campagna sono validati da un Comitato Scientifico, di cui fanno parte autorevoli specialisti italiani dell’Epatologia, della Virologia e della Gastroenterologia, quali i professori: Alfredo Alberti, Mario Angelico, Maurizia Rossana Brunetto, Antonio Craxì, Stefano Fagiuoli, Giovanni Battista Gaeta.
        






