Il sen. Fasano sulla frana che ha interrotto la SR 164 “Montecorvino-Acerno”

FASANO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

il sistema delle strade regionali rappresenta una parte rilevante dei trasporti nella Provincia di Salerno e svolge un ruolo strategico di interconnessione fra le diverse aree del territorio Salernitano;

la strada regionale SR 164 "Croci di Acerno" è stata investita da una frana, come si evince dalle principali testate giornalistiche locali, nel tratto tra Montecrovino, Rovella ed Acerno;

detti crolli sono avvenuti intorno alle ore 24.00 del 17 febbraio 2014, provocando ingenti smottamenti del manto stradale causati dal distacco di terra ed alberi dal monte adiacente;

fortunatamente non vi sono stati morti o feriti: il parroco di Acerno, don Marco De Simone, è scampato per un soffio alla frana, passando con la propria autovettura sul tratto viario citato un istante prima della sciagura;

in seguito all'episodio esposto, Acerno è rimasta isolata dai collegamenti. È rimasta percorribile unicamente una piccola strada secondaria per le sole autovetture di piccola dimensione, impedendo il passaggio agli autobus, ai camion e a tutti i mezzi di pubblica utilità;

la Protezione civile si è messa al lavoro tempestivamente nel tentativo di ripristinare nell'immediato l'ordinaria viabilità;

considerato che:

il movimento franoso ha investito la viabilità ordinaria costituita dalla detta SR 164 "Croci di Acerno", provocando le conseguenze disastrose sopra evidenziate, e costringendo di fatto gli abitanti al quasi totale isolamento;

l'impercorribilità del tracciato stradale (SR 164) ha già causato rilevanti danni economici alla popolazione residente, si chiede di sapere quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di ripristinare l'ordinaria percorribilità dell'arteria stradale citata nel minor tempo possibile.