Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

PARCHI LETTERARI NEL SALERNITANO: AGROPOLI INSERITA_EBOLI CANCELLATA

PARCO LETTERARIO FRANCO ANTONICELLI: UN IMPORTANTE PUNTO DI PARTENZA PER AGROPOLI

Attuale il suo pensiero:”L’importanza di un collettivo spirituale e morale”

📅 sabato 1 marzo 2014 · 📰 CulturaAgropoli

01032014 antonicelli articolo russo 01
Credits Foto Marisa Russo

foto autoredi Marisa Russo | Blog

L’inserimento di Agropoli nel Parco Letterario Franco Antonicelli è un evento importante, in particolare in questo difficile periodo, per richiamare al valore della Cultura ed al pensiero ed all’impegno di questo intellettuale che non si adagiò nella sua condizione privilegiata di benestante, ma difese strenuamente il suo ideale democratico.

Il merito di questa iniziativa va certo al Sindaco Franco Alfieri ed all’attivo Assessore all’Identità Culturale Francesco Crispino, ma l’impegno per sviluppare questo Progetto di Parco Letterario dovrà certamente essere molto e costante affinchè non naufraghi come altri inserimenti in Campania, come per Eboli, inserita nel Parco Letterario Carlo Levi, come Porta del Parco, e poi, non portando avanti tale Progetto, cancellata anche nel sito dei Parchi Letterari.

Con tristezza ricordo il mio impegno e la mia idea efficace, dando al titolo della opera “Cristo si è fermato ad Eboli” una particolare, suggestiva interpretazione, per redigere per il Comune la relazione di richiesta di inserimento nel Parco Letterario Carlo Levi di Aliano. Fu una vittoria: l’apposito Comitato Europeo classificò il Progetto al quarto posto con sovvenzione globale,…….dopo le prime iniziative l’Amministrazione Comunale di Eboli lo fece naufragare.

Cultura e Turismo culturale potranno dare molti benefici, necessita ricordare che questo è solo un punto di partenza, non di arrivo!

Bella e significativa la foto qui pubblicata di Antonicelli che disegna i porci, che evidenzia la sua attenzione alla Natura in ogni sua forma, l’interesse alle espressioni più umili…..e quella sottintesa ironia che l’uomo di cultura anche creativo, l’Artista, sa avere in ogni circostanza!!

Egli ritrasse con la sua matita e riprese con la sua macchina fotografica volti, gesti, elementi naturali, in grafiche e foto che divengono simboli, ovvero tratti di unione fra passato e presente, che rinnovano momenti di plurime emozioni.

“Quando dico Agropoli vedo anzitutto quella groppa di delfino che si incurva sul mare ed io la contemplo appoggiato a un tronco di fico che il vento ha fatto liscio e cinerino”,

così scriveva il letterato, senatore Franco Antonicelli (1902-“74), giunto ad Agropoli nel 1935, dove era stato confinato dopo una retata nei confronti del gruppo “Giustizia e Libertà”. Già nel 1929 era stato arrestato per aver firmato una lettera di solidarietà a Benedetto Croce in occasione del dibattito al senato sui Patti Lateranensi.

Rimase ad Agropoli otto mesi, si sposò a Capaccio nel Santuario della Madonna del Granato.

matrimonio antonicelli

Giunto qui da Torino, ma di padre pugliese, detto “Il Germanese” per i suoi colori, rimase captato dalla semplicità della vita locale, da quell’essenzialità che, pur se spinta dalla povertà, insegnava il profondo senso della vita.

Purtroppo Antonicelli non raccolse in un unico libro i suoi scritti, i suoi disegni e le foto su Agropoli, rendendola quindi famosa, come fece il pur confinato Carlo Levi per Eboli ed Aliano, nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”.

Pur se in frantumi, tuttavia si ritrova spesso Agropoli nelle testimonianze di questo letterato, poeta, disegnatore, fotografo, ovvero uomo di Cultura, sensibile osservatore, “giunto alla politica per dovere dei tempi”, come scrisse di lui Levi. Infatti si impegnò politicamente non per amore al potere, non per carriera, ma per la sentita necessità di difendere un bene irrinunciabile: la libertà in ogni sua espressione!

Le Sale dell’ex Pretura, con il sottostante Museo Archeologico, a lungo abbandonate, quando furono recuperate, oggi Museo Civico delle Arti, dal sindaco Franco Alfieri, con l’Assessore Francesco Crispino, furono inaugurate con una Mostra a lui dedicata, in un Incontro, moderato da Laura Del Verme, per approfondire questa interessante personalità ed il suo legame con Agropoli.

Le foto della Mostra si susseguivano richiamando alla memoria molte personalità della Cultura dell’epoca, carpendo un attimo di perplessità, di gioia, di noia, di tristezza, di varie altre emozioni in momenti vissuti e captati dalla sensibilità di Antonicelli.

Ora Agropoli si unisce a Sordevolo (Biella), dove, nella Villa Cernigliano, è stato realizzato il Parco Letterario “Franco Antonicelli”, con un filo sottile, ma pur saldo, come quello che unì Torino ad Agropoli nella vita di Antonicelli.

Agropoli rappresenta, nell’esperienza amara del letterato confinato, una quasi dolce pausa, in un ritiro diverso e meditativo, in quel “pigro movimento”, come egli lo definì.

Solo la memoria, solo la cultura può formare individui migliori che, per dirlo con parole di Antonicelli, imparino “La Pratica della Libertà”, e possano quindi costituire un efficace “collettivo spirituale e morale”!

antonicelli
Presentazione della mostra “Franco Antonicelli” a destra il Sindaco Franco Alfieri, a sinistra l’Assessore Francesco Crispino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Marisa Russo - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.