Monteforte Cilento: prima Giornata dell’artigianato e degli antichi mestieri, 28 aprile 2007
Inoltrarsi tra le bellezze fascinose di cui il tempo non ha scalfito la singolarità ed imparare al contempo a conoscere e a riconoscere i mestieri antichi che hanno rappresentato e rappresentano tutt’oggi buona parte del patrimonio culturale del Cilento: con questa duplice finalità che sembra voler mettere insieme il piacere ed il sapere, il comune di Monteforte Cilento, retto da Antonio Manzi, ha pensato ed organizzato quella che vuole essere la prima di una lunga serie di fortunate edizioni della “Giornata dell’artigianato e degli antichi mestieri”. Il progetto, curato dall’assessore alla Politiche Giovanili Francesco Santalucia, ed organizzato in collaborazione con l’istituto comprensivo di Stio, altra perla del Cilento antico, avrà il suo momento più atteso, dopo settimane di lungo lavoro propedeutico, il 28 aprile prossimo, quando le centinaia di studenti delle scuole primaria e secondaria del comprensorio, ai quali questo progetto si rivolge, potranno assistere ad una singolare rappresentazione. Lungo le vie del suggestivo centro storico di Monteforte, fatto di vicoli che evocano scene di vita passata, i piccoli cilentani potranno ammirare il lavoro meticoloso dei “mastri” del passato, grazie alla sapiente ricostruzione effettuata dagli organizzatori, di botteghe artigianali all’interno delle quali opereranno gli artigiani, vestiti in abito da lavoro: o’ ualano, o’ forgiaro, o’ lanaiolo, a’ tessitrice, a’ lavandaia, o’ canestraio, o’banditore, o’ scalpellino, o’ massaro, o’ cacciatore, o’ craonaro, o’ cioppatore, o’ scalpellino, o’ falegname e o’ mastro.
Il progetto ha molteplici, importanti finalità: in primo luogo quella di far conoscere ai ragazzi i mestieri antichi e metterli in grado di apprezzare la valenza artistica degli artigiani e la funzione degli attrezzi utilizzati, e di valorizzare il rapporto tra artigianato e turismo per lo sviluppo socioeconomico nel Cilento. L’obiettivo ultimo è “quello di rafforzare nelle nuove generazioni la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale del proprio territorio, che si arricchisce in particolar modo dei valori umani e spirituali che ne caratterizzano l’identità, e contribuire a conservare la cultura, le tradizioni, i mestieri antichi”.
 
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