Storie di canzoni: il memorial di Aniello De Vita tra emozioni e nuove promesse
di Giovanni Mautone | BlogRadici, sentimento, musica, convivialità. Questo e tanto altro era Aniello De Vita; questo e tanto altro è stata la serata in suo onore svoltasi ieri sera presso il Teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania. Una sala piena di amici, parenti o più semplicemente appassionati di musica popolare che si sono ritrovati nell’evento realizzato da Angelo Loia, nipote del compianto cantore cilentano, che ha voluto rendere omaggio a suo zio attraverso un vero e proprio memorial interamente dedicato alla persona di Aniello De Vita.
Una serata che inizia “col botto”, ovvero che ci mostra le immagini dell’ultimo concerto a cui Aniello prese parte prima di ammalarsi e scomparire, esibendosi nel suo cavallo di battaglia; “So nato a lu Ciliento e me ne vanto”. Ad avvicendarsi successivamente sul palcoscenico i tanti artisti della scena musicale popolare cilentana, che hanno reso omaggio al medico cantautore ciascuno interpretando a scelta uno tra i suoi brani più famosi. Emozioni che hanno pervaso la sala e hanno accompagnato la serata lungo tutto il suo svolgimento, riconoscibili sia nelle note della chitarra di Angelo Loia che nella voce dei tanti artisti che lo hanno conosciuto e lo hanno voluto bene. Da “chitarra mia”, unico brano scritto in italiano, ai brani più sentimentali di De Vita legati ciascuno ad un particolare momento della sua vita e composti in dialetto (pensiamo a “Chi t’ha fatto fa” che racconta il viaggio in America del padre, oppure “Margarita”, l’amore per una donna, “Lo bbene perduto”, brano dedicato al suo paese natale) alternando il tutto con pezzi più frizzanti quali “Scarrafone”, “Aria re viento re terra”,”Le prete re la via”, “Siente che te rico” (capaci di scaldare il pubblico sia per la loro fama che per l’interpretazione magistrale di alcune delle voci maggiormente conosciute del Cilento). È stato infatti il contributo di ogni singolo artista che ha reso ancor più speciale la serata, poiché ciascuno con il proprio trasporto e la propria voce ha saputo creare un alternanza di stili e voci meravigliosamente interessante. Artisti del calibro di Peppe Cirillo, Piera Lombardi, Alina Di Polito, Mauro Navarra, Paola Salurso a cui si aggiungono le voci di Ketty Vermiglio, Nicola Napolitano o Alfina Scorza e dei tanti altri cantanti e musicisti a cui non vogliamo fare torto non citandoli, ma a cui di certo va il merito di essere riusciti sapientemente a omaggiare un grande personaggio del Cilento.
Intenso ed emozionante anche il momento in cui Giuseppe, fratello del compianto Aniello, è salito sul palcoscenico per dedicargli una poesia, da lui stesso composta per ricordare il fratello; senza dimenticare la poesia composta invece dallo stesso Aniello De Vita e dedicata al padre, declamata sempre da Giuseppe De Vita visibilmente commosso al ricordo del fratello e del padre contenuto in quelle poche parole.

La serata è stata anche l’occasione, ufficiosa o forse ufficiale, per presentare alla cittadinanza cilentana il progetto CilentoSona promosso dalla Compagnia Nuove Indye, che nei mesi scorsi ha premiato i Capobbanna durante il Tour Music Fest 2013 con il premio discografia e con il CET Mogol, consegnato direttamente dal paroliere per antonomasia del panorama musicale italiano. La Compagnia Nuove Indye, dedita alla ricerca e promozione delle sonorità popolari del Sud Italia, (pensiamo ai SudSoundSystem, a Bennato, Almamegretta) ha infatti messo gli occhi sulla realtà musicale cilentana partendo proprio dai Capobbanna, e se per loro è prevista la produzione di un disco grazie alla vittoria del concorso, la stessa casa discografica ieri sera si è dichiarata disponibile a progettare una vera e propria compilation di musica cilentana sulla falsa riga della serata di ieri, ovvero l’incisione dei brani di Aniello De Vita interpretati da ciascun artista. Staremo a vedere, sperando che questo ennesimo prodotto DOC cilentano non resti una semplice utopia ma divenga realtà.

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