Paestum: gli interventi al convegno “Difendiamo la lingua italiana attraverso la valorizzazione dei dialetti locali”
“Spread è forse una bibita come lo spritz? E Dow Jones è forse un altro esploratore come Indiana Jones? E bond si riferisce al noto James Bond dei film di spionaggio?” chiede Ermanno Corsi alla platea del Museo Archeologico di Paestum, nel suo intervento al convegno “Difendiamo la lingua italiana attraverso la valorizzazione dei dialetti locali”, tenutosi lunedì pomeriggio e promosso dal Lions Club Paestum.
E continua: “Tutti i giorni siamo continuamente bombardati da termini anglosassoni, soprattutto finanziari, che invadono la nostra lingua e che spesso noi usiamo senza capire. Sono soprattutto i mass media a incentivare questa moda: si usa timing al posto di programma, spending review al posto di revisione della spesa e focus per indicare il dibattito su un argomento di interesse. Eppure se sento a dire a due persone "andiamo a fare un focus" chiamo istintivamente i pompieri.
Un conto è usare parole straniere che nascono da convenzioni internazionali, e sono quindi intraducibili nella lingua nazionale, un altro quello di usarle per fare sfoggio di modernità. Non è modernità ma provincialismo”.
Nel corso della serata sono intervenuti anche l’assessore alla cultura del comune di Capaccio Eustachio Voza, il presidente del Lions Club Paestum dott. Enrico Bellelli, il past governatore cav. Bruno Cavaliere, la dott.ssa Elena Guarino, presidente della IV circoscrizione, e il dott. Pasquale De Cristoforo, regista teatrale e drammaturgo.







