CON “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA.SBORNIA” SI CONCLUDE LA STAGIONE TEATRALE
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogLa stagione teatrale 2013_2014 del Teatro “La Provvidenza”, Direzione Artistica Don Valeriano Pomari, si conclude con la Compagnia di Luca De Filippo per la commedia “Sogno di una notte di mezza sbornia”.
Parafrasando la famosa opera “Sogno di una notte di mezza estate” (A Midsummer Night's Dream) di William Shakespeare scritta intorno al 1595, “Sogno di una notte di mezza sbornia” è una commedia teatrale di Eduardo De Filippo riadattata liberamente dalla pièce di Athos Setti intitolata “La Fortuna si diverte”.
La più celebre e rappresentata tra le commedie di Setti fu ripresa da Ettore PETROLINI in un riadattamento in romanesco dal titolo “LA FORTUNA DI CECE”, da Angelo MUSCO in dialetto siciliano in “LE PROFEZIE DI DANTE” e quindi da Eduardo DE FILIPPO in napoletano con il titolo “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA”.
Tra tante risate si assiste alla rappresentazione caricaturale di un ambiente napoletano immerso nella superstizione, con il mito del gioco del lotto, sempre alla ricerca di sogni ispiratori di numeri che possano portare la ricchezza agognata nella povertà vissuta.
Con la regia di Armando Pugliese, Luca De Filippo e la sua Compagnia coinvolgono con ilarità, esorcizzando anche la morte con una farsa che non disdegna una certa filosofia, che ricorda anche la necessità di accettare il proprio destino.
In una notte di sbornia al protagonista Pasquale Grifone appare addirittura Dante Alighieri per proporgli dei numeri da giocare, portatori di denaro, ma anche di annuncio della sua morte.
La vincita si realizza, quindi esasperata è l’attesa della seconda profezia, la morte,…….!
Giunti alla conclusione della Programmazione Teatrale di quest’anno, rivolgo al Direttore Artistico una domanda su quella futura:
_“Nella Programmazione Teatrale 2013_2014 vi è stata una grande affluenza di pubblico che non è attento al teatro sperimentale, a nuove proposte moderne, ma gradisce il teatro leggero e comico, per lo più datato, pensa quindi che l'anno prossimo manterrà lo stesso criterio di scelta, nonostante ella abbia dimostrato nella Programmazione del 2012-2013, di essere aperto per nuove proposte, alle quali però la maggioranza del pubblico locale sembra non essere interessato?”
Il gentilissimo Don Valeriano mi ha risposto con consapevolezza, lasciando possibilità aperte:
_”ll buon senso insegna che "squadra che vince non si cambia".
Sicuramente quest'anno il pubblico ha risposto molto bene e, obiettivamente, non potevo chiedere di più.
Sono però consapevole che ha premiato la scelta di un programma prevalentemente leggero.
Sarebbe bello proporre un cartellone alternativo e sperimentale ma questo necessita di una riflessione complessiva sull'impegno economico ed una valutazione degli orientamenti del gusto del pubblico che farò nei prossimi mesi.”
Nella foto il Direttore Artistico Don Valeriano Pomari
 
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