Salerno: bimbo di 4 anni dimenticato su scuolabus a Polla
Salerno. Ha tenuto in ansia per un paio di ore genitori e parenti. Di lui, un bimbo di appena quattro anni, si sono perse dopo mezzogiorno improvvisamente le tracce e invece era rimasto chiuso nello scuolabus, finendo probabilmente per essere dimenticato.
E' accaduto a Polla, nel Vallo di Diano, dove il bimbo, protagonista della disavventura di questa mattina, frequenta la locale scuola dell'infanzia.
L'intollerabile dimenticanza, se di ciò si dovesse trattare al termine degli accertamenti che sono tuttora in atto, si è verificata al termine delle lezioni quando il piccolo è salito a bordo dello scuolabus che lo avrebbe dovuto riaccompagnare a casa.
Strada facendo però, il bimbo si sarebbe addormentato. Ma ciò che stupisce è come della sua presenza a bordo non si sarebbero accorti nè l'accompagnatrice nè l'autista, che, al termine del giro di accompagnamento dei piccoli nelle rispettive abitazioni del paese, ha parcheggiato regolarmente lo scuolabus nell'autorimessa comunale imboccando la via di casa.
I genitori, che hanno presentato denuncia contro l'autista dello scuolabus, non vedendo rientrare il figlioletto si sono così rivolti, non senza preoccupazione, ai carabinieri della locale stazione, che al termine delle ricerche hanno trovato il bimbo proprio all'interno dello scuolabus parcheggiato nel garage comunale.
Un caso analogo, anche se al contrario, accadde a Praiano, in Costiera Amalfitana, il 2 ottobre del 2007, quando una bimba di tre anni restò chiusa per oltre due ore nello scuolabus e ad accorgersi di lei fu una passante che attraversava l’area in cui era parcheggiato il pulmino.
L'episodio accadde di sabato mattina quando, una piccola alunna della scuola materna fu incredibilmente dimenticata nello scuolabus invece di essere affidata col resto dei suoi compagni (circa una quarantina di bambini) alle maestre del plesso scolastico. D.L. di 3 anni rimase così all'interno del pulmino che, dopo il giro mattutino del paese, rientrò sul parcheggio del “Menato” a poche decine di metri dalla galleria che separa Praiano da Vettica.
Ed è proprio qui che la bimba, chiusa all’interno dello scuolabus, fu vista piangere, agitarsi e sbattere con forza i pugni contro i vetri. Tutto questo mentre la madre era ormai presa dalla disperazione per non averla trovata a scuola dove nel frattempo era giunta per riprendersi la figlia. Immediatamente venne rintracciato l'autista del pulmino che corse sul posto per liberare la bambina, in evidente stato di choc, la quale poco dopo riabbracciò la madre.
Un episodio su cui il Comune di Praiano, che in quegli anni aveva affidato il servizio di scuolabus a una ditta privata, fece chiarezza convocando il personale del pulmino per chiedere spiegazioni circa l’accaduto. “E’ un fatto gravissimo che non dovrà mai più ripetersi", disse allora il sindaco Gennaro Amendola che si scusò con i genitori e lo stesso pretese facessero anche gli operatori.







