SALERNO, VA A PRENDERE IL FIGLIO A SCUOLA. LO ARRESTANOSALERNO, VA A PRENDERE IL FIGLIO A SCUOLA. LO ARRESTANO

L´allarme scatta intorno alle 10. Quando dalla scuola Calcedonia arriva in questura la segnalazione del direttore didattico: hanno portato via un nostro alunno, aiutateci. Sul posto arrivano subito i poliziotti delle Volanti, poi quelli della Squadra Mobile. Gli agenti raccolgono tutte le informazioni del caso e, proprio mentre stava per partire la richiesta di intervento di un elicottero per pattugliare dall´alto la città, il piccolo è stato trovato in compagnia del padre al Grand Hotel Salerno. Era tranquillo, in camera, con il genitore e la sua nuova compagna. Così anche le ricerche del piccolo per tutta la città (con l´aiuto anche di alcune pattuglie dei carabinieri) sono state sospese. Ad indirizzare subito i poliziotti verso l´albergo è stata proprio la madre del bimbo di 7 anni che frequenta la II elementare. «L´avrà preso mio marito», ha subito detto agli agenti che l´hanno contattata. «Ecco - ha poi aggiunto - questo è il suo numero di cellulare. Alloggia al Gran Hotel Salerno». L´albergo è stato così accerchiato ma quando i poliziotti hanno fatto irruzione nella camera hanno trovato padre e figlio accoccolati, a giocare. L´uomo, un austriaco di 35 anni, è stato immediatamente condotto in caserma, alla Pisacane, assieme al bimbo che è stato riconsegnato alla madre, una giovane donna salernitana di 32 anni. Nel giro di pochi minuti i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a ricostruire tutta la vicenda. Anche con l´aiuto della mamma del piccolo. Il giovane padre è stato comunque denunciato per sottrazione di incapace. Poi, assieme alla moglie e al bambino, sono andati via. Questi, secondo la ricostruzione dei poliziotti, i fatti. I genitori del piccolo, benché ancora sposati, vivono da tempo separati pur mantenendo un buon rapporto. Lui è tornato in Austria, suo paese natio. Qui ha iniziato una relazione con un´altra donna. Mercoledì sera l´uomo invia un sms alla moglie: sto venendo a Salerno voglio vedere mio figlio. Il suo arrivo era dunque atteso. Ieri mattina, appena sistematosi in albergo, il papà è andato a scuola del figlio. Lo ha visto nei corridoi della scuola e lo ha chiamato. Il piccolo gli è corso incontro abbracciandolo. «Vieni - avrebbe detto al bambino - andiamo a prendere una cosa al bar cosa ci fai qui da solo?». Così lo avrebbe portato via. Poi il bambino non sarebbe più voluto tornare in classe. Una versione dei fatti, quella raccontata ai poliziotti dal padre, ben diversa da quella resa da insegnanti e bidelli della scuola. Fatto è che quanto accaduto è molto grave: il piccolo è stato sottratto alla custodia della scuola senza che alcuno fosse avvisato. Resta anche da capire come sia possibile che, nel pieno della giornata scolastica, il portone di una scuola elementare sia aperto e l´ingresso consentito a tutti. Per fortuna tutto si è risolto bene. Ma per tutta la mattinata si sono vissuti attimi di tensione, anche tra le forze dell´ordine. Abituati, forse, ai clamori dei fatti di cronaca legati ai matrimoni misti, tra cittadini di nazionalità diversa, si è temuto per qualche istante il peggio. Anche se la mamma del bambino, secondo quanto riferiscono gli investigatori è sempre stata molto serena su quanto accaduto. Petronilla Carillo, Il Mattino