CILENTO E LUCANIA: POSSIBILITA’ DI UN NEOUMANESIMO DA TALI REALTA’
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogPerdifumo (Salerno) sabato 17 MAGGIO_ Nel piccolo Centro collinare cilentano, in occasione del Maggio Culturale organizzato dall’Amministrazione Comunale, in particolare dall’Assessore alla Cultura Stefania De Simone, la presentazione del testo di Elena Carlomagno di Lauria (Potenza), da parte dell’Assessore alla Cultura di Lauria, Lucia Carlomagno, è stata una occasione, con le molte considerazioni che ne sono scaturite, per affermare che un neoumanesimo è possibile possa nascere da tali territori che hanno conservato in gran parte valori ed habitat da cui ripartire in questo difficile momento.
Nella Sala Polifunzionale dell’Istituto Scolastico echeggiante di alunni ed insegnanti, alla presenza della Preside e del Sindaco Vincenzo Paolillo, già luogo impegnato e di speranza, dalla lettura di alcuni brani di ”Fichi seccati”, emblematico titolo del libro, espressione del territorio e di un processo, per una storia di amore e sofferenza in un meridione postunitario, in un linguaggio fiorito idoneo a quel tempo, si è giunti a riflessioni sul tempo attuale con alcune positività, come una maggiore, anche se non completa, apertura verso personalità di altri luoghi e con i rischi di un’epoca eccessivamente consumistica che nella attuale crisi rende difficile il nuovo adattamento.
Si è sentita la speranza che proprio dalla cultura, dagli usi e tradizioni dei paesi lucani e cilentani, possa ripartire un nuovo stile di vita basato su rinnovati valori. Già diversi anni or sono fu questo il pensiero dell’avvocato filosofo Gerardo Marotta, che favorì la nascita di Centri Studi Filosofici in piccoli centri, lontani dalla sede principale di Napoli, uno dedicato a Giambattista Vico fu fondato anche nel Comune di Perdifumo, nella frazione Vatolla.
La Sala gremita, anche per una diplomatica scelta dell’Assessore De Simone, che ha colto l’occasione per distribuire vari Premi “Carlo Fronzuti” ed attestati, e l’emotività dei presentatori ha coinvolto in una calda energia umana non facilmente reperibile.
Hanno fatto da comunicativa scenografia le opere di Maria Rosaria Verrone dai forti colori che spesso si materializzano in un’esuberanza di richiamo. In particolare pubblichiamo l’opera dedicata al testo che rappresenta due innamorati protetti da un albero di fico e con un suo frutto complice, simbolo, con i tanti semi, di abbondante prolificazione!
Esposte anche foto della giovane Francesca Coppola, impegnata in sala a riprendere l’Evento.
Dopo un gradevole buffet, offerto dalla Pro Loco, di gastronomia cilentana, solo “macchiato”, non si fa giusta promozione del territorio se lo si tace, dalla presenza, non di bevande o tisane genuine preparate con frutta o erbe locali, di prodotti industriali in bottiglie di plastica!
Riuscita nella profumata aria vibrante di riapparsi raggi solari, mi ha folgorato l’esplosione di una eretta, violacea pianta di prorompente salvia, vero inno naturale che supera ogni melodia!
Rimandiamo la recensione del testo a dopo la sua lettura e vi proponiamo di partecipare sabato 24 maggio al prossimo appuntamento del Maggio Culturale di Perdifumo, tra riflessioni filosofiche, poetiche e musica, al Cilento Fashion in Tour, nella frazione Vatolla nel Palazzo Vargas, una sfilata di abiti anche tra costumi d’epoca del costumista Castellabatese Arminio Tavola, Direttore Artistico Lucio Di Filippo.

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