Carciofi contro il colesterolo
Apprezzato fin dai Greci e dagli Egizi per i suoi effetti tonici e digestivi, il carciofo svolge una spiccata azione coleretica. Il merito è della cinarina, la sostanza di cui è ricco, che stimola la secrezione biliare da parte delle cellule epatiche, facilitando la digestione dei grassi e il drenaggio delle tossine attraverso i reni.
Le varietà
Può essere piccolo o grande e, a seconda della varietà, con o senza spine. Le varietà di carciofi sono diverse, tra le più famose figurano il Violetto, soprattutto quello di Toscana, privo di spine e con le foglie violacee, il Paestum IGP, di forma arrotondata, senza spine e con le foglie di colore rosso scuro e il Romanesco, anch'esso rotondo e con foglie verde-viola, anche esso Igp. Il sardo, infine, ha forma allungata con foglie grandi e spinose.
Alimento funzionale
Il carciofo è ricco di nutrienti che aiutano il nostro organismo a sentirsi meglio. In più, ha un apporto calorico veramente basso a fronte di un alto valore nutritivo ed un enorme contenuto di ferro. Contiene inoltre potassio, sodio, fosforo, vitamine A, B, C e PP, calcio, tannini, acido citrico. E mentre la cinarina aiuta la secrezione biliare, con benefici sulla funzionalità epatica, l’inulina che è contenuta nell’ortaggio riveste particolare interesse dal punto di vista nutrizionale e tecnologico.
Gli studi di Niness pubblicati “Journal of Nutrition” evidenziano infatti che l’inulina è in grado di ridurre il tasso di colesterolo e di trigliceridi del sangue e di contrastare l'aumento della glicemia. Il cuore del carciofo - costituito dalle brattee interne e dal ricettacolo del capolino - contiene inoltre acido clorogenico (CA), un antiossidante naturale preventivo contro le patologie arteriosclerotiche e cardiovascolari. Caratteristiche che rendono l’ortaggio un “alimento funzionale”.
L’acquisto
Al momento dell’acquisto il carciofo dovrà essere fresco: la punta sarà ben chiusa e le foglia saranno di un colr verde misto al viola. Il gambo sarà ben sodo e dritto e le foglie carnose ma croccanti.
Il consumo ideale
Per trarre beneficio dalle straordinarie qualità curative del carciofo, bisognerebbe assumere una quantità di prodotto fresco pari a circa 100 g al giorno per un periodo prolungato. Il consumo dell’ortaggio fresco è infatti quello ideale perché consente di fare il pieno di cinarina e di tutte le sostanze salutari che sono contenute nel carciofo.
Ottimo anche semplicemente bollito: in questo caso la cinarina è meno attiva rispetto al consumo da fresco, ma l’acqua di cottura che se ne ricava è molto utile nel combattere i sintomi tipici dei cambiamenti di stagione e ha un benefico effetto diuretico e disintossicante. Le sostanze nutritive e le proprietà organolettiche si disperdono invece se lo si consuma fritto o in abbinamento ad insaccati, vino e formaggi che inibiscono l’azione anti-tossine.







