Arriva il secondo figlio.. bilanci, cosa cambia. Tutto o niente?
Una giovane donna, insegnante, ci parla dell’arrivo del secondo figlio e delle sue esperienze.
Bilancio di quasi un mese: cosa cambia col secondo figlio? Tutto o forse niente.
Quando aspetti il secondo figlio pensi che ormai sei esperta e tutto, questa volta, sarà più facile.
Bugia madornale soprattutto quando vedi che il secondo è attivo come lo è stata la prima, dorme si e no due ore in tutto la notte e ti fa fare tutte, e dico tutte le notti sveglia almeno 5 ore, finisci per dedicare le 24 ore della tua giornata a lui. Io infatti a queste persone ora rispondo: “il mio secondo figlio. si è preso le stesse identiche attenzioni che avevo dato alla prima, casomai è quest'ultima che nel giro di pochi giorni ha visto ridursi drasticamente quelle dedicate a lei”.
Ma tu sei diversa, e questo è vero.
Non sei la stessa mamma impacciata, timorosa, alle prime armi come circa 4 anni fa. Sei molto più forte, fisicamente e psicologicamente, con un’esperienza che ti fa essere stranamente più pragmatica e meno indecisa. E anche se in ospedale osservi il moncone ombelicale e ti dici “com’è che si medicava?” quando prendi in mano la prima fialetta di fisiologica e la spruzzi con decisione nel naso del neonato, ignorando la sua sensazione di soffocamento e il suo pianto a dirotto, capisci che è proprio così: non sei la stessa.
Il primo figlio non lo facevi piangere mai, avevi il terrore del suo pianto, eri già lì al primo timido uè, al secondo di permetti il lusso di farlo piangere un po' di più “prima o poi smetterai” ( non è vero, alla fine lo prendo subito...).
Col primo figlio avevi l’incubo di viziarlo e allora “non si addormenta in braccio” “non si mette nel lettone” “la stanza è della coppia” col secondo la culla è già montata, dorme nel lettone, di cui a te non interessa nulla, il tuo posto più ambito è il divano. Sola.
Col primo figlio dare quel biberon di aggiunta che ti avrebbe salvato l’esistenza e l’allattamento sembrava eresia e hai pianto notti e notti prima di farlo, con il secondo non appena hai capito che fosse necessario non hai esitato, “e aggiunta sia".
Col primo figlio conoscevi solo il passeggino e nessun altro modo di trasportare, col secondo scopri le fasce, i mei tai, te ne innamori e scopri il mondo del portare i bebè e un nuovo modo di uscire di casa.
Col primo figlio seguivi alla lettera tutto ciò che diceva il pediatra svezzando a 4 mesi senza neanche chiederti se fosse il momento giusto, col secondo lo svezzamento, come e quando, lo decido io.
Col primo figlio non avresti chiesto aiuto a tua suocera neanche sotto tortura, credevi di essere perfetta e infallibile, o perlomeno volevi dimostrarlo, col secondo alzi la cornetta e chiedi aiuto a chiunque dovesse essere anche il tuo peggior nemico.
Col primo figlio a furia di non dormire ti eri esaurita… col secondo barcolli ma non molli…ma una cosa è certa, anche se hai sviluppato una certa resistenza al non sonno la mattina sei uno straccio comunque.
Col primo figlio un week end col maritino neanche lo pensavi, ti sentivi indispensabile e una fuga neanche ti passava per la testa, col secondo quasi quasi la organizzo che per una notte i miei figli ce la fanno anche senza di me ....che dite? Sono abbastanza esaurita?
Teresa Fasano
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