NESSUNO POTRA’ TOGLIERVI LA VOSTRA GIOIA
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogIl nuovo iter della Chiesa Cattolica, condotto dal grande Papa Francesco, propone anche una visione gioiosa della vita religiosa, che troppo spesso ha ribadito il senso del dolore, della sofferenza, del sacrificio. La gioia pura che coinvolge l’anima è un valore.
Convocato dal Vescovo Monsignore Ciro Miniero, il Convegno Pastorale Diocesano dal titolo: “Nessuno potrà togliervi la vostra gioia (Gv 16,22). Dall’incontro con Cristo alla gioia della missione ecclesiale” è ispirato all’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium del Romano Pontefice, Francesco.
Il Vescovo Mons. Miniero, presentando l'iniziativa, ha affermato che: "Il Santo Padre ci chiede di riandare sempre all’origine della nostra fede, all’incontro con il Risorto, per essere annunziatori gioiosi del Vangelo, segni viventi della misericordia e portatori di speranza all’umanità intera, dai luoghi della quotidianità alle estreme periferie esistenziali".
Per la relazione di apertura (Lunedì pomeriggio, ore 17.30) è stato invitato P. Alberto Trevisiol, Rettore dell'Università Urbaniana.
L'invito è aperto a tutti i membri della Comunità Diocesana che sono chiamati per tre giorni a impegnarsi nella riflessione sul documento del Papa per una riforma della Chiesa locale in uscita missionaria cioè intesa come totalità del Popolo di Dio che evangelizza.
Il Vescovo Miniero invita tutti i membri della Comunità Diocesana ad accompagnare nella preghiera la celebrazione di tale evento ecclesiale, ad impegnarsi nella riflessione previa sui punti del documento che, nei presbiteri foraniali, sono stati indicati come prioritari rispetto al nostro vissuto ecclesiale, vale a dire: La riforma della Chiesa in uscita missionaria; La Chiesa intesa come totalità del Popolo di Dio che evangelizza; Le motivazioni spirituali per l’impegno missionario.
Ha anche sottolineato l’Importanza che la Comunità Diocesana “si faccia prossima a ogni uomo e risponda alle sfide poste dalle circostanze attuali”.
L’invito a partecipare è rivolto anche a tutti i religiosi cattolici laici.
Quale persona impegnata nella Comunicazione Visiva delle immagini anche di tema religioso, richiamo al valore di queste per seguire la nuova impostazione. Anche nel portare spesso bambini nelle Chiese, ho dovuto assistere a fughe per l’impressione subita da immagini o sculture raffiguranti Cristo lacerato dai chiodi, sulla Croce e perdente sangue. Anche la sensibilità dei bambini, il futuro, va considerata nell’approccio alla Chiesa Cattolica, sino forse ad immaginare Cappelle per loro, Messe con omelie specifiche, dove le immagini dagli Angeli alle altre raffigurazioni ed altri allestimenti li attirino in una visione gioiosa e protettiva di tale Religione per avviarsi serenamente in questo cammino.

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