ROCCAGLORIOSA, PUBLIC SPACES = A PLACE FOR ACTION

PUBLIC SPACES = A PLACE FOR ACTION è un progetto che attraverso i mezzi dell’arte pubblica intende sensibilizzare i cittadini e soprattutto i giovani dei centri minori nei confronti della conservazione, riappropriazione e uso consapevole degli spazi pubblici e dei beni comuni (piazze, parchi, strade, ambiente naturale) del loro territorio a favore di uno sviluppo culturale ed economico sostenibile. Il progetto propone un confronto tra due realtà territoriali, l’Italia e il Libano, per confrontare le problematiche e i punti in comune che i piccoli centri hanno nelle due sponde del Mediteranneo: coinvolgendo il centro di Roccagloriosa in provincia di Salerno e Bcharre, paese montano del nord del Libano.

Gli artisti che abbiamo invitato a partecipare sono due coppie di artisti riconosciuti a livello internazionale: Rana Haddad e Pascal Hachem per il Libano e Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) per l’Italia.

La tappa in Libano è stata realizzata con successo in aprile 2013 e ora ci apprestiamo ad organizzare la seconda tappa a Roccagloriosa, (SA) che intendiamo realizzare dal 24 di giugno al 30 di giugno, con apertura al pubblico il 29 giugno 2014.

Nella fase di Roccagloriosa (SA), Front of Art collabora con l’associazione culturale Farnespazio e vede coinvolti nuovamente gli artisti protagonisti della prima fase, e in questo caso saranno gli artisti libanesi Rana Haddad e Pascal Hachem a essere messi in contatto con una realtà nuova per loro, creando così uno scambio virtuoso di pratiche artistiche e di conoscenza tra I due paesi del Mediterraneo. I quattro artisti saranno ospitati a Roccagloriosa e anche in questa fase si cercherà di creare laboratori e opere dʼarte pubblica per e con i giovani e il territorio di Roccagloriosa.

Questa seconda tappa è per noi ancora più importante della prima poichè lavoreremo in una bellissima e incontaminata frazione di quella Regione Campania dove si è verificato quello scandalo di abuso del territorio conosciuto come "Terra dei Fuochi" un soprannome quasi dolce per la più grande devastazione.