Paestum, conclusa con successo la prima ed. della Convention di Cinema Civile
Capaccio-Paestum. Si è conclusa tra applausi, colori ed emozioni la 1^ Convention di Cinema Civile ideata da Alberto Franco e Valeria Saggese, svoltasi il 21 e 22 giugno.
L’obbiettivo di promuovere cineasti di successo che hanno origine nel salernitano, ponendoli a confronto con artisti internazionali e utilizzare l’arte stessa, in questo caso, il cinema d’autore, come mezzo di integrazione socio-culturale ha suscitato l’interesse di molti, tanto da ottenere il pienone in entrambe le serate.
“Di mestiere faccio il paesologo” del pluripremiato regista Andrea D’Ambrosio, a confronto con “Kobi, the versifier” della regista Mousumi Bilkish, giunta per l’occasione dall’India, hanno fatto si che i due giorni della kermesse diventassero un vero e proprio incontro tra i tanti Indiani che vivono nel comprensorio di Paestum e la nostra comunità. Non solo cinema, ma anche mostre fotografiche - rispettivamente “Her” di Isabella Borrelli e “Namasté” di Nicola Delle Donne - e gastronomia: I prodotti d’eccellenza del Cilento, della Piana del Sele e della Costa d’Amalfi, hanno incontrato i piatti tipici della tradizione indiana, preparati dalle famiglie presenti alla Convention. C’è stato anche un fuori programma, la danza, che ha chiuso in bellezza questa prima edizione. L’evento è stato reso ancora più autorevole grazie alla presenza del Prof. Domenico Amirante, ordinario della Seconda Università di Napoli, di Amit Verma, 1° segretario degli Affari Culturali dell’Ambasciata dell’India a Roma, entusiasta per quest’iniziativa di integrazione, dicendo che eventi come questo dovrebbero essercene sempre di più; del commissario straordinario dell’Ept Salerno, Angela Pace che ha sostenuto questo progetto dal primo momento e del Sindaco di Capaccio-Paestum Italo Voza, che, con una frase di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” ha inaugurato la Convention, dicendo che ogni forma d’arte, come il cinema civile, è un’ importante mezzo per far superare il momento difficile dal punto di vista sociale, economico e culturale che sta attraversando il nostro paese. Il ringraziamento ufficiale da parte delle istituzioni, è andato a tutta la comunità indiana e all’organizzazione, così già si inizia a pensare alla seconda edizione.







