Semplificazione della P.A.: Renzi cancella il Tar di Salerno
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri il decreto legge numero 90 che all’articolo 18 prevede la soppressione di alcune sedi dei Tribunali amministrativi regionali, tra cui quella salernitana. Contro il provvedimento, assunto dal governo Renzi in regime di somma urgenza, nei giorni scorsi si erano mobilitati sia gli operatori della giustizia amministrativa che i rappresentanti delle istituzioni locali. Ieri sembrava essersi aperto uno spiraglio, con la possibilità che il governo propendesse per un disegno di legge, anzichè per un decreto. Ma le cose sono andate diversamente e ora l’unica chance è quella di un emendamento da mettere a punto entro i prossimi sessanta giorni. «Il decreto sulla semplificazione della P.A va nella direzione giusta di snellire e accelerare i giudizi amministrativi, con particolare riguardo alla realizzazione delle infrastrutture e delle opere pubbliche». Lo dichiarano Fulvio Bonavitacola e Tino Iannuzzi, deputati del Partito Democratico. «In tale materia – spiegano i due deputati democratici – sono importanti le norme che impongo di definire la causa con sentenza semplificata nel termine di 30 giorni. Positiva è la previsione di tempi certi per la attivazione del processo amministrativo digitale. È, invece, estranea e anzi in netto conflitto con questa finalità – continuano Bonavitacola e Iannuzzi – la soppressione dal prossimo I ottobre delle Sezioni Staccate dei Tribunali Amministrativi Regionali, fra le quali la Sezione di Salerno, peraltro sede di Corte d’Appello e con un ragguardevole contenzioso. Lo snellimento e la accelerazione della giustizia amministrativa non sarebbero favoriti da tale soppressione, ma, al contrario, risulterebbero fortemente pregiudicati e compromessi. Il trasferimento di migliaia di fascicoli presso sedi regionali già congestionate, come quella di Napoli, determinerebbe infatti pesanti e del tutto prevedibili difficoltà logistiche e organizzative, penalizzando il servizio pubblico e l’interesse dei cittadini, senza produrre alcun vantaggio in termini sia di economia di spesa, sia di efficienza nei tempi di giustizia. Attiveremo da subito tutte le più opportune iniziative parlamentari per contrastare la decisione sbagliata di sopprimere le Sezioni Staccate, emendando il testo originario del DL» concludono Bonavitacola e Iannuzzi.







