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Inaugurata la mostra sulla Fornace di Velia a cura del GAV di Ascea

📅 venerdì 27 giugno 2014 · 📰 CulturaCilento

27062014 mostra fornace ascea 01
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foto autoredi Giovanni Mautone | Blog

Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione della Mostra sulla Fornace di Velia, organizzata all’interno del Parco Archeologico di Elea-Velia dal GAV (Gruppo Archeologico Velino) con l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Salerno e la supervisione della direttrice dell’area archeologica Giuseppina Bisogno. Una mostra che ha il preciso scopo di riportare alla luce l’importanza della fornace e del suo ruolo all’interno della civiltà eleatica, ma soprattutto di valorizzare l’impegno profuso negli ultimi due anni dal GAV per la rivalorizzazione di una parte degli scavi archeologici lontana dal perimetro dell’area visitabile e quindi soggetta a deperimento e incuria da parte della sorveglianza.

fornace ascea

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il presidente del GAV Prof.ssa Clotilde Vecchio, la Direttrice dell’area archeologica Dott.ssa Giuseppina Bisogno, il sindaco di Ascea Avv. Pietro D’Angiolillo e Angelo D’Angiolillo e Rosalia Tancredi, membri del GAV che hanno testimoniato il loro lavoro attraverso una serie di immagini e documentazioni.

Molto soddisfatto di questa iniziativa il sindaco, che ha sottolineato come anche la neo eletta amministrazione si stia impegnando in azioni di rivalutazione del Parco Archeologico di Elea-Velia, mentre la Dott.ssa Bisogno ci ha tenuto a ringraziare l’ottimo lavoro svolto dai giovani membri del GAV che hanno saputo cogliere l’importanza della fornace, negli ultimi decenni abbandonata al suo destino. Ha preso infine la parola Maria Federica Agresta, neo Presidente di Ass.O.Tur., che ha tenuto a ribadire l’impegno della sua associazione anche in futuro per azioni che valorizzino il patrimonio di Velia, punta di diamante del turismo asceoto. Il Presidente del GAV Clotilde Vecchio ha invece sottolineato come il gruppo sia formato per la maggioranza da giovani laureati o laureandi che non solo vanno premiati per il loro entusiasmo, ma anche per il tentativo di creare sinergie tra enti e associazioni territoriali e sensibilizzare tutti i cittadini afferenti al settore per creare occasioni di confronto e scambio, puntando al bene di Velia e alla sua valorizzazione.

La fornace di Velia infatti, dopo i lavori di scavo effettuati tra gli anni 1927-1950 dal Prof. Mingazzini è stata gradatamente abbandonata a sé. I lavori hanno permesso di portare alla luce uno dei laboratori dove venivano prodotti all’epoca i famosissimi mattoni velini, riconoscibili dal marchio impresso su ognuno di essi e custoditi anche nel museo di Paestum. In particolare questa fornace presenta una forma verticale e rotonda. Nella parte bassa la zona di combustione e nella parte alta il posto dove venivano impilati i manufatti da cuocere, poggiati di taglio su una griglia ferrata, oggi scomparsa. La posizione in cui si trova la fornace e l’unico corridoio di accesso evidenziano come al momento della costruzione si sia scelto di approfittare dell’avvallamento naturale del terreno per evitare un lavoro di escavazione, e che l’apertura sul solo lato sud serva a mantenere costante la temperatura interna del forno.

I giovani archeologi hanno svolto un’azione volta alla musealizzazione dell’area, procedendo prima alla pulizia della stessa dalle erbacce e dai rifiuti che negli anni erano stati accumulati, come se si trattasse di una banale discarica a cielo aperto. In seguito si è cercato di ricomporre quanto più possibile la forma originaria nonostante la mancanza di alcuni pezzi importanti quale la griglia di cottura, probabilmente riutilizzata da ignari contadini per la costruzione di forni a legna privati. Attualmente è presente una recinzione, una copertura in lamiera e un cartello esplicativo con le informazioni del reperto.

I lavori sono stati supportati dal contributo economico di diverse associazioni locali, in primis Ass.O.Tur. e l’ex Presidente Pantaleo De Luca, che ha sempre sostenuto l’impegno dei giovani nella valorizzazione del patrimonio velino. Hanno contribuito anche alcune piccole e medie realtà imprenditoriali locali, ma soprattutto i cittadini residenti in località Santa Maria, dove attualmente si trova la fornace, che incuriositi dai movimenti nei pressi dello scavo, hanno messo a disposizione tempo e materiali per la sistemazione del reperto.

La mostra, visitabile quotidianamente pagando il solo biglietto di ingresso al Parco Archeologico, è ospitata nei locali adiacenti alla biglietteria del Parco Archeologico di Elea-Velia e presenta le foto dei lavori che sono stati svolti sin dall’inizio, una ricostruzione della fornace come doveva presentarsi all’epoca in cui veniva utilizzata, alcuni mattoni rinvenuti all’interno della fornace e caratterizzati dal marchio velino, e l’argilla che veniva utilizzata per la lavorazione ai diversi stadi di cottura.

mostra fornace ascea

mostra

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