Salerno, 4 arresti per traffico di rifiuti pericolosi
L'operazione di oggi, denominata "Resa", dicono i carabinieri, è il risultato di un'indagine avviata un anno fa "che ha consentito di riscontrare una serie di elementi che portavano a delineare i contorni di una vera e propria organizzazione dedita al trattamento illecito di rifiuti speciali pericolosi, costituiti per lo più da beni durevoli' provenienti dalla raccolta differenziata di numerosi comuni della provincia di Salerno, nonché alla truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso".
Al centro dell'inchiesta, un'azienda di Pontecagnano Faiano, la Aser, che era autorizzata a raccogliere e stoccare i rifiuti, ma non a trattarli. Mentre invece, secondo i militari, la società - di cui è azionista al 51% un consorzio di Comuni del Salernitano - non solo lo faceva abusivamente, ma li trasportava poi con documenti falsificati.
In 13 mesi, dicono i carabinieri, sarebbero stati smaltiti così rifiuti per 3.000 tonnellate, e sarebbero state compiute anche truffe ai danni di Comuni delle province di Salerno e Napoli che avevano stipulato convenzioni con la società .
Oggi, infine, l'intervento dei carabinieri, coordinati dalla Procura salernitana. Quattro persone, ritenute le responsabili della Aser (legale rappresentante, direttore generale, direttore tecnico e responsabile del personale), sono agli arresti domiciliari. Undici dipendenti della stessa societĂ (autisti, operai ed impiegati), due dipendenti del consorzio di Comuni (Bacino Sa/2) e un dipendente di una cooperativa, in distacco temporaneo, hanno l'obbligo di firma, mentre tre impiegati comunali sono stati sospesi dal servizio.
Altre sei persone sono indagate in tre diversi Comuni, hanno reso noto i carabinieri.







