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DIETA MEDITERRANEA: UN PATRIMONIO IMMATERIALE PER LO SVILUPPO DEI TERRITORI RURALI

Strategie ed azioni per la tutela e la valorizzazione dell’elemento UNESCO

📅 mercoledì 9 luglio 2014 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

09072014 dieta mediterranea olia

Roma, 02 luglio 2014 - Il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e l’Ambiente (CURSA) promuove una serie di incontri pubblici sul territorio nazionale, per presentare i valori fondanti di Dieta Mediterranea Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità UNESCO, e per favorire la valorizzazione di questo elemento: dopo un primo appuntamento tenutosi a Viterbo, venerdì 23 maggio 2014, un secondo appuntamento si terrà nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni venerdì 11 luglio 2014.

Gli incontri pubblici hanno un duplice obiettivo: da un lato, informare i territori circa i valori attribuiti all’Elemento Dieta Mediterranea ed il ruolo delle comunità emblematiche, secondo quanto indicato nel dossier UNESCO; dall'altro, offrire alle realtà locali un'occasione per identificare e condividere potenziali azioni con cui tutelare e valorizzare l’Elemento Dieta Mediterranea, in una logica di stimolo allo sviluppo integrato territoriale.

Il CURSA è stato incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali (Mipaaf) dell'elaborazione di un piano operativo per la valorizzazione della Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità UNESCO.


A compimento dell’attività progettuale, il CURSA di concerto con il Mipaaf ha definito delle linee guida per agevolare i processi di sensibilizzazione e divulgazione relativi all’Elemento UNESCO, coerenti con quanto identificato dall’organismo internazionale e condivisi con gli altri paesi del Mediterraneo coinvolti.

In questo ottica, il CURSA ha organizzato gli incontri pubblici con cui presentare i valori fondanti dell’Elemento Dieta Mediterranea a cittadini, imprese, filiere agroalimentari, mondo associativo, istituzioni locali e comunità rurali, per promuovere una riflessione partecipata con gli stakeholder relativamente alla valorizzazione di questa ricchezza peculiare del nostro ambiente e della nostra società.

Due le fasi di ogni evento:

- Nella prima vengono presentati i risultati della ricerca sul valore sociale e culturale dell’Elemento e il relativo quadro normativo, nonché gli aspetti nutrizionali ed ambientali connessi alla produzione e consumo di cibo in ambito mediterraneo;

- La seconda è dedicata al confronto, in modalità di tavola rotonda, tra diversi stakeholder locali, coinvolgendo testimoni di iniziative emblematiche dell’approccio Dieta, con la finalità di veicolare nuove prospettive di integrazione tra storia, cultura, società e produzione agroalimentare per lo sviluppo sostenibile per i territori.

Il secondo incontro pubblico, promosso in collaborazione con il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si svolgerà a Vallo della Lucania (SA) l’11 Luglio 2014, dalle ore 15,00 alle 19.30, presso il Centro della Biodiversità, in località Montesani presso la sede del Parco.

DIETA MEDITERRANEA
PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
DELL’UMANITÀ UNESCO


Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata iscritta - quale eccellenza mondiale - nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, che fa riferimento a quell’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e saperi che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale.


Essa rappresenta molto di più di un semplice elenco di alimenti, ma fa riferimento ad uno stile di vita ed asset etno-antropologico unico e di eccezionale valore culturale, sociale, storico e nutrizionale. La Dieta è costituita dunque da un substrato di valori, pratiche e tradizioni che accomunano i popoli di tutto il bacino del Mediterraneo, dal paesaggio alla tavola.

Questo insieme di peculiarità di tipo immateriale garantisce la salvaguardia della biodiversità e la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e artigianali collegate alla pesca e all’agricoltura, passando per la coltura, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo.

Allo stesso tempo l’UNESCO riconosce all’Elemento Dieta Mediterranea un ruolo unico nella promozione dell’interazione sociale, dal momento che i pasti comuni sono la pietra angolare dei costumi quotidiani e degli eventi festivi, nei quali si praticano e si tramandano i gesti di riconoscimento reciproco, l’ospitalità, la cortesia, la convivialità, la trasmissione intergenerazionale e il dialogo interculturale.

Per questo motivo la Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità può rappresentare un importante traino per il settore agroalimentare italiano, apportando un unico valore di differenziazione sia alle filiere produttive, sia alle imprese dell’ospitalità, della ristorazione e del commercio.

Non è da trascurare, infine, l’impatto che la creazione di un’identità unica e non sostituibile può determinare sui flussi di incoming turistico e sulla notorietà dei prodotti e delle aree nei quali vengono coltivati e trasformati, nonché nel favorire dinamiche di aggregazione e integrazione sociale nelle comunità.

http://www.cursa.it/ecms/it/cursa-news/incontro-dieta-mediterranea-cilento

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