S.Maria di Castellabate: COSTRUIRE PERLE PER DIFENDERSI DAI DOLORI
Mostra dei Libri Meridionali Mercoledì 30 luglio ore 21,00 Casa Santa Scolastica Via Pepi
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogL’ostrica, quando una ferita colpisce la sua parte interiore, costruisce con carbonato di calcio una protezione che costituirà la luminosa, bianca perla tanto ricercata. Prendendo esempio da questo evento naturale, dobbiamo imparare a difenderci dalle ferite morali con costruzioni interiori, “perle” che illuminino il nostro vivere!
Il titolo del libro di ANNA SALLUSTRO “Tre file di perle” rivela significati espliciti ed altri più nascosti, voluti ed anche inconsci. Sono quei tre fili di perle portati dalla “padrona”, presso cui la piccola protagonista andò troppo presto a servizio, che l’affascinavano ed erano simboli di una classe sociale aristocratica o benestante . Quei fili di perla poi, dopo tanti anni, tanto dolore e privazioni, quando riuscirà a costruirsi una identità da professionista, li avrà in dono. Sono le perle, le difese, che riuscirà a costruire da sola, ovvero soddisfazioni, sicurezza in sé, gioia di vivere, sono i tre figli che infine la ripagheranno nel suo bisogno d’amore sempre prima deluso. La perla è simbolo lunare, legato alla donna, è la perfezione non data, ma acquistata attraverso una trasmutazione.
Il filo che le unisce rappresenta l’integrazione degli elementi dissociati di un essere nell’unità di una persona.
Anna Sallustro ha costruito ed infilato ”perle” e le ha rivelate. Il libro comunica emotivamente per i temi trattati e per l’intensità che l’autrice trasmette parlando di vita vissuta. Quando si riesce a coinvolgere nelle emozioni, tutto il resto, lo stile, il linguaggio, è in un piano inferiore, trascurabile.
Si evidenzia l’importanza dell’attenzione e dell’amore di cui i bambini necessitano come delle atmosfere per maturare in equilibrio, in serenità, con autostima e sicurezza. Troppo spesso la rigidità eccessiva, i bisogni considerati primari fanno dimenticare la sensibilità di questi piccoli che si sentono smarriti nell’affrontare l’avventura esistenziale. I danni subiti da piccoli lasciano tracce quasi sempre insuperabili anche da adulti , costruiscono una visione alterata della realtà, creano una difficoltà invalicabile nei rapporti umani, sino a giungere, a volte, a forme di masochismo profonde non riconosciute.
E’ proprio la lettura che aiuta la piccola protagonista ad addolcire la sua triste esistenza e, contemporaneamente, a mettere le basi per quel desiderio di conoscenze che permetterà la costruzione della sua personalità ed il raggiungimento anche di una laurea a più di cinquanta anni, riuscendo a recuperare l’autostima, sino a raggiungere il piacere della vita in tanti suoi aspetti.
In questo romanzo, che è un percorso esistenziale reale che si legge con interesse, molte le riflessioni che si possono fare: ad esempio è importante più amare che essere amati, è principale l’autocritica non l’accusa, è fondamentale essere ben preparati anche alla vita sessuale, senza incutere tante fobie poi difficilmente superabili, né viverlo superficialmente come fine solo di un piacere sempre con facilità ricercato, ma sopratutto come mezzo di comunicazione, di insieme tra due persone che vogliono compenetrarsi in ogni senso. Infine incoraggia poiché dimostra che sempre si può, anche in età matura, trovare la gioia di vivere, recuperando le proprie forze interiori senza inutili o nocive dipendenze.
“TRE FILI DI PERLE” non è un esercizio letterario, ma la rivelazione di una vita che ha sofferto la mancanza di comunicazione ed ora si apre a tutti, penetrando nelle anime con viva emozione.
Le profonde tematiche trattate mi hanno spinto a coinvolgere nella presentazione anche la psicopedagogista Francesca Bono per un suo specifico intervento. Così come ho voluto la presenza di bambini coinvolti in una performance creata dall’Associazione Il Grillo ed il Fiordaliso, Presidente Daniela Verrone, per richiamare alla bellezza dell’infanzia, alle sue esigenze ed all’importanza dell’aggregazione, della comunicazione anche al di fuori della famiglia.
Tutto si svolge nel romanzo sull’affascinante penisola Sorrentina, proprio tra i due golfi di Napoli e Salerno, coinvolti dall’eco delle due Sirene, Partenope e Leucosia, che evocherà il Maestro Leonardo Russo con il canto e la chitarra tra canzoni napoletane e cilentane.

Casa Santa Scolastica
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
         Effettua una ricerca
        Effettua una ricerca
      







