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Presentazione del libro noir “Corte Nera” a Cetara

martedì 29 luglio, alle ore 19

📅 lunedì 28 luglio 2014 · 📰 LibriSalerno

28072014 libro noir corte nera
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Continua il ciclo di presentazioni del noir “Corte Nera” (Runa Editrice), quattro romanzi brevi di Tina Cacciaglia, Piera Carlomagno, Paolo D’Amato e Rocco Papa con la prefazione di Diana Lama. La prossima tappa sarà a Cetara (Sa), nell’ambito della Rassegna Estate Cetarese, martedì 29 luglio, alle ore 19, presso la Sala Ave Maria. Presenterà la serata il giornalista Alfonso Bottone, leggeranno brani tratti dal libro gli attori Brunella Caputo e Davide Curzio.

Una raccolta di racconti gialli, tutti ambientati nel centro storico di Salerno, con un punto di riferimento in comune: Larghetto San Pietro a Corte. Il cuore antico della città è un luogo misterioso e affascinante sotto le cui stratificazioni c’è tutta la vita di Salerno. Tra i vicoli assolati e umidi, nei palazzi carichi di storia e di storie, dove la brezza leggera che viene dal mare porta odori e sapori, si dipanano le storie scritte dagli autori di “Corte Nera”. All'ombra della chiesa di San Pietro a Corte, unico ambiente superstite del mirabile palazzo fatto edificare dal principe Arechi II, all’indomani della caduta del regno longobardo d’Italia nelle mani dei franchi di Carlo Magno, quattro noir che attraversano i secoli sconvolgono e insanguinano la vita della tranquilla cittadina di provincia.



Con Tina Cacciaglia siamo nell’anno 785, quello degli intrighi e passioni alla corte del principe e “Gemma” è una medica accusata dell’assassinio del suo amante. 1860, "Trista Provincia ribelle" è il titolo del racconto con cui Paolo D’Amato fa rivivere i giorni dell’unificazione d’Italia e dell'arrivo di Garibaldi in città proprio mentre si cerca di tenere nell’ombra il brutale omicidio di una giovane cameriera. Rocco Papa, con "Secondo natura", ricorda l'operazione Avalanche del 1943, lo sbarco degli alleati e la fuga dei nazisti in una città deserta e semidistrutta, dove si dipanano passioni e delitti, con la certezza dell'impunità. Infine è il 1990 e lo storico palazzo Fruscione, parte dell’antica corte, ora di proprietà del Comune, è ancora abitato da famiglie. Il delitto raccontato da Piera Carlomagno, si consuma in una notte di “Plenilunio d’estate”.

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