Castellabate, contro l'emergenza maltempo multe a chi non regimenta le acque
Emergenza piogge, per fronteggiare i possibili allagamenti e le frane, il sindaco di Castellabate Costabile Maurano ha emesso un'ordinanza che impone ai proprietari di immobili e terreni la regimentazione e il convogliamento delle acque meteoriche, con la rimozione di detriti terrosi e residui vegetali. Il provvedimento obbliga anche gli agricoltori, i proprietari, i gestori e gli utenti titolari dei diritti d'acqua di fiumi e canali a curare la manutenzione e la pulizia delle sponde e degli alvei.
Questo allo scopo di favorire il naturale deflusso delle acque anche a fronte di abbondanti precipitazioni, scongiurando ogni possibile pericolo per la circolazione stradale e gli smottamenti di terreno, nonché il ristagno di acqua nei fossi o nei canali per l'ostruzione degli stessi. Per chi non rispetta l'ordinanza sono previste sanzioni amministrative pecuniarie fino a 500 euro e la denuncia alle competenti autorità secondo le previsioni di legge.
«Un tempo gli agricoltori erano i custodi dell'ambiente e svolgevano un ruolo determinante nella manutenzione delle aree rurali e nella prevenzione del dissesto idrogeologico - spiega il sindaco Costabile Maurano - Con l'abbandono progressivo delle campagne, sono diventati invece sempre più frequenti i disastri. E oggi siamo costretti a imporre con un'ordinanza alcuni comportamenti che dovrebbero scaturire dal comune buon senso di chi possiede un terreno».
In particolare i fondi rustici devono essere dotati di "canali o scoli" sui terrazzamenti, con pendenze interne tali da consentire il convogliamento e lo smaltimento negli stessi fondi delle prime acque meteoriche. Per le aree di pertinenza dei fabbricati si deve provvedere alla raccolta delle acque meteoriche in pozzetti e canalizzazioni, capaci di assicurare un normale deflusso. Nei fondi limitrofi o frontisti a strade a uso pubblico va evitare l'invasione dei marciapiedi e delle sedi stradali da parte di vegetazione, terra e detriti, che costituiscano pericolo per autoveicoli e pedoni.
Gli agricoltori e i proprietari, gestori, utenti titolari dei diritti d'acqua di fiumi e canali devono invece provvedere all'asportazione con mezzi idonei del materiale depositato dalle acque di piena, alla rimozione di ogni ostacolo che impedisca il normale deflusso delle acque, al mantenimento delle sponde dei fossi in modo da impedire frane e alla loro regola pulizia.
I rifiuti derivanti dai lavori di pulizia dei corsi d'acqua dovranno essere smaltiti e recuperati secondo quanto previsto dalle norme di legge. Naturalmente è vietato incendiare la vegetazione o utilizzare diserbanti e dissecanti, nonché rimuovere le ceppaie degli alberi che sostengono le sponde.






