COMUNE DI S.GIOVANNI A PIRO “I PAESAGGI DELL’ANIMA”: L’Essenzialità della vita e dell’Arte
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogIn “I PAESAGGI DELL’ANIMA”, Mostra d’Arte di Carlo Improta dal suo testo, Patrocinata dal Comune di S.Giovanni a Piro (SA), Assessorato Turismo e Cultura, inserita nella Rassegna Culturale “Percorsi di note, parole e colori”, Inaugurazione 3 Agosto ore 18, scrittura e pittura si fondono, l’una diventa l’altra con l’unico fine di ritrovare l’essenza dell’umano e comunicarlo.
Non c’è Arte in un’opera se non nasce da una emozione, un autore non è Artista se non approfondisce il suo sentire, se non medita, se non sviluppa la sua sensibilità particolare coltivandola in una vita interiore, solo poi ha da esprimere sentimenti con linee e colori. Ormai rara la purezza di un sentire istintivo, offuscato da stratificazioni artificiali, necessita ritrovare l’essenza del sé. Troppo spesso il più bravo “tecnico pittorico”, pur realizzando un dipinto piacevole o sconcertante, se resta impegnato solo nell’attuazione dell’esteriorità e non trasmette profonde verità sentite, non realizza un vero messaggio Artistico, la cui principale funzione è la conoscenza dell’esistenza nella sua complessità. La vita attuale troppo spesso tra distrazioni, evasioni, ritmi frenetici, superficialità, culto dell’esteriorità, costruisce personalità vuote, foglie al vento trasportate in un iter banale, Improta cerca l’essenziale dell’essere e del vivere e fonda il Movimento Artistico “L’Essenzialista”. Anche l’Amore vero, la profonda comunicazione è difficile in questa società della divulgante pseudo comunicazione tecnologica ma superficiale. Captati da continue azioni, si perde la capacità di vivere e sentire i motus dell’anima. Si dà poca importanza alla vita interiore, la principale, dove il tempo non è così spietato, dove anche i vari stadi dell’esistenza si annullano, in un sentire indipendente dall’età: “…..la vita interiore spazia nelle varie fasi di età ed annulla il tempo”.
Essenziale quindi per addentrarsi nel linguaggio Artistico è avere da trasmettere, ”ESSERE”, solo in un secondo momento “ESPRIMERE”. Per recuperare sé stessi ed approfondire i propri pensieri e le proprie emozioni necessitano, evidenzia l’Artista Improta, habitat silenziosi, a contatto con la Natura dalle “creazioni” che restano spontanee, libere, nelle quali ritrovarsi come creature naturali tra le altre.
UN HABITAT PUO’ FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA VITA NTERIORE, QUINDI LA CONOSCENZA E LA CREATIVITA’ ARTISTICA. E’ a S. Giovanni a Piro che ha trovato, nel Parco Nazionale del Cilento, la dimensione idonea al suo percorso di Artista, tra quei paesaggi, che già captarono l’Artista Ortega, in cui immergersi, riflettersi sino a sentirli Paesaggi dell’Anima e recuperarsi attraverso i sensi “ qua, su questa collina si sente il profumo della menta, si dirada nell’aria e mi partecipa della Natura, muoiono gli ermetismi interiori…..” e diventano le opere rivelate!. Profumi, colori, suoni, sapori naturali favoriscono il “tuffarsi” in sé ed alimentano le proprie vibranti emozioni, “conditio sine qua non” per poter esprimere opere Artistiche: ”……..sento il dolce e ritmato suono del cuculo che, ad intervalli, segnala la sua esistenza e quella di un intero mondo per noi sommerso, di piccoli animali, felici o infelici, ma che esistono….”.
L’autore artista è nella tormentata tavolozza che “tuffa” il suo pathos, materializzando le sue emozioni nelle opere esposte, dove l’ansia per il trascorrere del tempo, per le contraddizioni sentite e vissute, per l’aspirazione ad un assoluto irraggiungibile si placa nell’esternarsi.
Tra tracce che, tra voluto e casuale, divengono simboli, Carlo Improta si esprime soprattutto con volti enigmatici, ingabbiati, drammatici, offuscati, nude rivelazioni di complesse vite,………i volti sedi degli organi dei sensi.
Ogni volto è una rivelazione sconosciuta a sé stesso, è un silenzioso linguaggio, è simbolo di ciò che vi è di magico e misterioso nell’essere umano.
Realtà nascoste ma essenziali prendono forma, si materializzano, mentre quelle tangibili ma deteriorabili si offuscano, tendono a sparire.
Nella Mostra le opere cercano fruitori sensibili ed attenti che, nella sinestesia che che ho voluto creare, con il coinvolgimento dei sensi, nella loro visione con il profumo della menta, che, come ricorda la sua etimologia, favorisce il pensiero, con il sapore del finocchietto dall’azione “disintossicante” ed il tatto della naturale seta lievemente “accarezzante”, elementi dai valori anche simbolici, coinvolti dal violoncello di Mario Brunello nel significativo “Musica e Silenzio”, per qualche momento potranno vivere il “SOGNO”……… di “RITROVARE” L’ESSENZIALE SENSO DELLA VITA!

INAUGURAZIONE PINACOTECA DUOMO DI NAPOLI: CARLO IMPROTA consegna la sua opera per la Mostra d’Arte Ideata e Diretta da Marisa Russo (nella foto)“Arte di Fede non solo Arte di Culto”
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