Provincia di Salerno, sequestrati 100mila litri di gasolio adulterato, serviva per riscaldare ospedali e strutture pubbliche
SALERNO (23 marzo) - Centoquindicimila litri di gasolio adulterato per riscaldamento, che serviva a rifornire le strutture dell’Asl Salerno 3 e una cinquantina di Comuni delle province di Salerno, Cosenza e Potenza, e che era privo di potere calorifero e con caratteristiche di qualità ed efficacia assai lontane dalla normativa sugli idrocarburi, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Salerno.
I sigilli sono stati apposti a quattro depositi di altrettante società salernitane che commercializzano oli minerali. A disporre il maxi sequestro è stato il Tribunale di Salerno su richiesta della Procura di Vallo della Lucania. I reati contestati agli amministratori delle quattro società è di frode in pubbliche forniture. I finanzieri della compagnia di Agropoli e i militari del nucleo di polizia tributaria nel corso delle indagini hanno scoperto che il gasolio per riscaldamento destinato ad uffici e nosocomi rientranti nell’Asl Salerno 3 risultava adulterato.
Dagli esami chimici eseguiti il gasolio, infatti, è risultato deficitario per percentuali che vanno dal 31% al 95%. L’indagine della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha portato anche alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini a dieci funzionari dell’Asl Sa3, tra cui anche l’ex direttore generale, e a imprenditori, per i reati di turbativa degli incanti, truffa, frode in pubblica fornitura e associazione per delinquere.







