Paestum, Cozzolino: "rafforzare i consorzi sul territorio"
Ieri mattina, l’Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino, ha fatto visita al Consorzio di Bonifica in Sinistra Sele di Paestum. A riceverlo, il presidente dell’ente di bonifica pestano, Pasquale Quaglia, insieme a tutti i componenti del Consiglio d’amministrazione, ai dipendenti ed ai tecnici dei vari uffici. Presenti anche numerosi sindaci del locale comprensorio insieme ad esponenti di spicco dell’imprenditoria capaccese e delle altre istituzioni cittadine.
Oltre alla sede del Consorzio, Cozzolino ha visitato anche l’impianto di sollevamento acque di Scigliati e l’azienda ortofrutticola “Marino Sorgente” di Capaccio, al fine di verificare personalmente le problematiche più urgenti del territorio e dell’imprenditoria locale, nonché i numerosi e positivi risultati ottenuti di recente dall’ente pestano. “Siamo molto orgogliosi che l’Assessore Cozzolino abbia sottolineato ed elogiato, pubblicamente, i risultati ottenuti dal Consorzio di Bonifica di Paestum negli ultimi anni - spiega il presidente Quaglia - lo ringrazio di cuore, raccogliendo tali elogi come stimoli nel fare ancora meglio, condividendoli con tutta l’Amministrazione consortile ed i dipendenti. Nel Parco Progetti regionale abbiamo proposto opere per oltre 200 milioni di euro, ed a tal proposito abbiamo riscontrato la vicinanza di Cozzolino su quelle più importanti, come ad esempio l’ammodernamento dei canali di bonifica e l’ampliamento delle reti idriche ad Albanella, cui teniamo particolarmente vista la presenza di numerose aziende agricole ed ortofrutticole in quella zona, e la realizzazione di nuove fonti di energia alternativa. Sono contento, inoltre, che gli imprenditori locali abbiano apprezzato la visita di Cozzolino, che si è fermato a parlare a lungo con loro per toccare con mano le esigenze e le problematiche del settore, soffermandosi in particolare sui fondi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale regionale”. Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 è lo strumento che governerà lo sviluppo del sistema agroalimentare nei prossimi sette anni in Campania: l’obiettivo generale è quello di “favorire uno sviluppo sostenibile in termini ambientali tale da garantire una maggiore competitività del settore agricolo e la necessaria coesione sociale”, ed è finanziato per il 44% dal nuovo Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e si articola in 4 Assi di intervento e 29 Misure. “Mi ha stupito molto il fatto che, molti imprenditori locali, mi abbiano detto che mai, nella loro vita lavorativa, avevano ricevuto la visita di un Assessore regionale - ha chiosato Cozzolino - quando ciò rientrerebbe, secondo me, nei compiti più importanti di un rappresentante delle istituzioni che vuole rendersi conto delle esigenze effettive delle comunità amministrate. Mi ha fatto dunque molto piacere visitare diverse aziende locali, così come confrontarmi con i numerosi sindaci intervenuti. Devo dire che ho trovato una situazione molto positiva sotto l’aspetto delle opere realizzate al servizio dell’agricoltura. Questo, secondo me, è la cosa prioritaria da fare per i Consorzi, ovvero ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini rafforzando il proprio ruolo sul territorio, puntando su valide politiche ambientali, energetiche e di valorizzazione e conservazione di patrimoni naturali come l’acqua. I fondi del Psr, ammontanti a circa 1 miliardo e 800 milioni di euro, rappresentano un volano di sviluppo fondamentale in tal senso, che dobbiamo sfruttare adesso, nell’anno di crisi globale 2009, ovvero in un momento di grande bisogno”. L’Assessore Cozzolino, infine, è intervenuto sulla situazione inerente il Polo agroalimentare: “Non voglio entrare nel merito delle polemiche degli ultimi giorni, che francamente mi hanno sorpreso. Personalmente, resto sempre dell’idea che il Polo agroalimentare debba essere realizzato a San Nicola Varco, previa bonifica di quell’area, così come ho spiegato al Sindaco di Eboli, cui ho chiesto di provvedere ad individuare un’altra zona di accoglienza per gli immigrati che attualmente vi alloggiano, in collaborazione con le associazioni locali, i sindacati ed in piena unità d’intenti”.







