Quando le CASE DELL’ACQUA a Sapri, Vibonati, Santa Marina?
Fare Verde Cilento ha inviato una nota ai Sindaci ed Assessori ambiente dei comuni di Sapri, Vibonati e Santa Marina, paesi rivieraschi del Golfo che ancora non hanno installato una Casa dell’acqua (a Sapri questa iniziativa è nel programma elettorale di “Sapri Democratica” lista vincente nel 2012).
L’associazione ecologista che ogni anno, durante le campagne di sensibilizzazione al problema dei rifiuti, raccoglie centinaia di bottiglie di plastica abbandonate nell’ambiente chiede come mai questa importante iniziativa non sia ancora partita, sebbene oramai sono migliaia le famiglie virtuose in Italia che ogni giorno “ si recano alle Case dell'Acqua per compiere un gesto semplice e in questo modo diventare “Attori Responsabili” rispetto al bene comune che è l'ambiente.
Il consumo di bottiglie di plastica e del loro abbandono nell’ambiente è ancora un grosso problema se si considera che solo In Italia, secondo il rapporto Beverfood, si consumano 196 litri in bottiglia all’anno a testa (siamo terzi nel consumo mondiale). Che le bottiglie sono di PET (polietilene tereftalato) e per produrre un kg di PET sono necessari 2 kg di petrolio e 17,5 kg di acqua e che infine l’80% delle bottiglie di plastica utilizzate non viene riciclato.
Siamo veramente sicuri – chiede nella nota l’associazione Fare verde Cilento– delle acque contenute nelle bottiglie di plastica?
”C’è una data di scadenza su ogni bottiglia in PET per acqua minerale che si riferiscono all’alimento contenuto: oltre questa data è preferibile non consumare l’alimento. Altre raccomandazioni riguardano la conservazione lontano da fonti di calore e di luce in luogo fresco, asciutto e pulito.
La ragione di adottare queste precauzioni? Il processo di degradazione del PET - che è favorito dal calore - potrebbe portare alla formazione di acetaldeide e antimonio. L’acetaldeide è una sostanza volatile incolore con un odore fruttato. Secondo le disposizioni di legge vigenti nell’UE, il limite massimo di migrazione per questa sostanza è pari a 6 mg per Kg di alimento”.
Considerato tutto ciò i vantaggi delle case dell’acqua risultano molteplici: per la salute dei cittadini perché l’acqua fornita è controllata; per l’ambiente in quanto favoriscono la riduzione di anidride carbonica e petrolio dovuti alla produzione del PET e alle emissioni dei gas di scarico dei TIR per il trasporto di bottiglie di plastica; per il risparmio sia dei cittadini che delle pubbliche amministrazioni che potranno riscontrare una riduzione dei costi di smaltimento delle materie plastiche.
COMUNICATO STAMPA FARE VERDE CILENTO







